L’influenza di Shakespeare sulla letteratura inglese (e non solo) è ovviamente riconosciuta da tutti. La stessa Jane Austen tributa al bardo un omaggio molto significativo in Mansfield Park, dove (nel cap. 34) Henry Crawford afferma:
Shakespeare lo si conosce anche senza sapere come. Fa parte della natura di un inglese. I suoi pensieri e le sue bellezze sono così diffusi intorno a noi che si percepiscono dappertutto; con lui si ha un rapporto intimo per istinto. Nessuno con un po’ di cervello può entrare in contatto con una parte di valore di una delle sue opere senza sentirsi immediatamente inserito nel flusso del suo pensiero.
e Edmund Bertram risponde:
Non c’è dubbio,verso Shakespeare si avverte un certo grado di familiarità fin dall’infanzia. I suoi brani famosi sono citati da tutti; sono nella metà dei libri che apriamo, e tutti parliamo di Shakespeare, usiamo le sue similitudini e descriviamo con le sue descrizioni;
Una delle opere shakespeariane che presenta più analogie con un romanzo di Jane Austen è senz’altro Much Ado About Nothing [Molto rumore per nulla], dove molti aspetti della trama e dei personaggi richiamano alla mente Orgoglio e pregiudizio.
Su questo argomento Romina Angelici ci ha inviato il contributo che segue, che pubblichiamo molto volentieri, invitandovi a leggerne un altro analogo di Gabriella Parisi, apparso il 25 aprile 2012 sul blog Old Friends and New Fancies: “Quanto Much Ado About Nothing ha influenzato Jane Austen nella stesura di Pride and Prejudice?“
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