“Una ragazza fuori moda” e “Mansfield Park”

Questo notevole articolo, “Una ragazza fuori moda” di Louisa May Alcott e “Mansfield Park” di Jane Austen, di Romina Angelici, ci presenta un confronto tra il romanzo austeniano di cui festeggiamo quest’anno il bicentenario della pubblicazione e un’opera dell’autrice di “Piccole donne”.

È la giovane America democratica quella in cui sono ambientati i romanzi di Louisa May Alcott, mentre quella descritta da Jane Austen è la vecchia aristocratica Inghilterra che deve fare i conti con l’incipiente ascesa di una nuova classe sociale, la borghesia. Non ha intenti dissacratori o accenti critici la pedagoga statunitense, a differenza della scrittrice inglese che, ignara ancora del perbenismo vittoriano, non esita a sbeffeggiare, fingendo acquiescenza, tradizioni e usanze del Vecchio Mondo.

Le due non si conobbero mai, non potevano conoscersi: l’una nasce nel 1775 a Steventon, l’altra a Germantown nel 1832, non solo cinquant’anni più tardi, ma a migliaia e migliaia di chilometri di distanza, dalla parte opposta dell’emisfero. Entrambe appartenevano però a famiglie numerose, e avevano un particolare rapporto con il padre, che non ne limitava e soffocava le conoscenze, ma le promuoveva, le esortava a progredire e ad emanciparsi dal monopolio maschile della cultura.

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“L’abbazia di Northanger”: insolito e tipico

Questo interessante articolo, “L’abbazia di Northanger”: il più insolito ed al contempo tipico romanzo di J. Austen , di Giada Greco, ci accompagna in un’indagine accurata di “Northanger Abbey”, della sua storia, dei suoi personaggi, dei suoi motivi e delle sue simbologie.

Devo ammettere io per prima di aver letto Northanger Abbey una sola volta ed era rimasto nei miei ricordi come il romanzo meno riuscito di Jane. Ho deciso di rileggerlo e sono arrivata in fondo domandandomi come mi fosse passata di mente quella poco affettuosa catalogazione.
Perché L’Abbazia è sicuramente il più insolito dei romanzi austeniani ma è anche pregno di tutti gli elementi tipici dei lavori della cara J.: un ritratto della società del tempo costellata di personaggi che potremmo facilmente riconoscere in una zia o nel collega di lavoro, un’eroina non perfetta che compie un percorso di miglioramento grazie anche al contributo dell’eroe e premiata per questo con la felicità amorosa, e quello stile ironico e personale contraddistingue la Austen.

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A Jane

Apriamo il nostro Speakers’ Corner con un contributo che ci ha colpiti per la sua autenticità, e per la manifestazione sincera del puro affetto che l’intelletto unico, straordinario, multiforme di Jane Austen sa risvegliare in noi lettori contemporanei, anche a due secoli di distanza. Questo articolo, A Jane, è firmato da Matilde Stamm Vitiello.

Cara Jane, mi piace scriverti queste poche righe per ringraziarti della tua amicizia e del conforto che hai saputo darmi nell’intera mia vita. Ti ho conosciuto quando ero una adolescente piena di sogni e di romanticismo: la strada per arrivare sino a te è partita da Orgoglio e Pregiudizio.

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Lo Speakers’ Corner apre i battenti!

Speakers-Corner-postBuongiorno e benvenuti al nostro angolo delle opinioni! Oggi apre infatti lo Speakers’ Corner, il “convegno virtuale” di JASIT al quale i nostri lettori hanno partecipato con entusiasmo, inviando contributi intensi, ricchi di passione, di competenza e persino di affetto per Jane Austen. Le tre giornate del nostro convegno prevedono la pubblicazione degli articoli secondo il seguente programma:

28 aprile
1) A Jane di Matilde Stamm Vitiello
2) “L’abbazia di Northanger”: il più insolito ed al contempo tipico romanzo di J. Austen di Giada Greco
3) Una ragazza fuori moda” di Louisa May Alcott e “Mansfield Park” di Jane Austen di Romina Angelici

29 aprile
1) Perché amiamo Mr. Darcy di Patrizia Mureddu
2) ll giardino ben recintato di Elisa Zirotti
3) Un ringraziamento a Jane di Sabrina Spadaccini
4) A Woman of Much Importance del gruppo “New Loiterer”

30 aprile
1) La cura di Clara Gotto
2) Jane, un’incognita di Cristina Ascari
3) Sono solo storie di Micaela Barbuni

Vi auguriamo buone letture!

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Vogliamo sentire la vostra voce!

Carissimi lettori, JASIT è lieta di annunciare l’apertura del nostro/vostro
Speakers’ Corner!

Speakers-Corner-post

A più di un anno dalla nascita di JASIT, durante il quale avete partecipato e commentato con molto affetto e molto interesse, vogliamo proporvi di prendere parte a un convegno virtuale, che si terrà alla fine di aprile, in occasione del quale poter pubblicare sul sito i vostri contributi, le vostre impressioni,
le vostre opinioni su Jane Austen.

Ci piacerebbe che questo potesse diventare un appuntamento ricorrente in cui tutti noi possiamo confrontarci, in nome della nostra passione per le opere di Jane Austen, su argomenti, spunti di discussione e motivi di dibattito proposti proprio da voi.

I contributi potranno riguardare qualsiasi tema austeniano a voi caro (biografia, romanzi, lettere, personaggi, temi trasversali, aneddoti, qualsiasi cosa!), e potranno avere una lunghezza non superiore alle 1000 parole.

Gli scritti saranno tutti pubblicati sul sito (purché in italiano corretto e rispettoso…) durante le giornate del convegno. Aspettiamo la vostra voce per rendere sempre più stimolante e variegato il dibattito su Jane Austen che
JASIT ha voluto aprire nel nostro Paese.

Inviate il vostro contributo, specificando il vostro
nome e cognome e la vostra città di provenienza, 
entro il 1 aprile 2014 all’indirizzo:

jasit.speakerscorner@gmail.com

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