La gente è più propensa a prendere in prestito ed elogiare, che a comprare – cosa che non mi meraviglia; – ma anche se mi piacciono gli elogi come a tutti, mi piace anche quello che Edward chiama la Grana.
(Lettera del 30 novembre 1814 alla nipote Fanny Knight)
Nella prima parte di questo articolo abbiamo curiosato nelle rendite dei personaggi austeniani, e abbiamo scoperto che la forbice tra i più ricchi e i più (relativamente) poveri era molto ampia: dalle 12.000 sterline l’anno di Mr. Rushworth alle 40 delle sorelle Bennet. Ma Jane Austen di che rendita disponeva? Quanto ha guadagnato con le sue opere? Come spendeva i suoi soldi?
Dal 2009 al 2013 ha tradotto tutte le opere e le lettere di Jane Austen, raccolte nel sito jausten.it. Ha scritto due biografie di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2012) e In Inghilterra con Jane Austen (Giulio Perrone Editore, 2022). Nel 2015 ha curato e tradotto Lady Susan e le altre (Elliot), una raccolta di romanzi e racconti epistolari di Jane Austen. Nel 2017, in occasione del bicentenario della morte di Jane Austen, ha curato tre volumi editi da Elliot: Juvenilia, Ricordo di Jane Austen e altre memorie familiari (di James Edward Austen Leigh) e I Janeites (di Rudyard Kipling), oltre a un’antologia delle lettere pubblicata da “La biblioteca di Repubblica-L’Espresso”, comprendente anche l’incompiuto Sanditon.