Lo scorso 8 gennaio 2015, sulle pagine del Corriere della Sera, Pietro Citati ha scritto una riflessione sul personaggio di Anne Elliot, indimenticabile protagonista di Persuasione, e sulle tracce della personalità e della vita della stessa autrice che vi si potrebbero rintracciare. Scrive Citati:
Non possiamo dire se la Austen abbia riflesso sé stessa nel carattere di Anne Elliot: perché non sappiamo chi sia Jane Austen, lo scrittore più occulto e misterioso che sia mai esistito; con la mente perduta nei pensieri più illimitati e infiniti mentre sembra soltanto concentrarsi su «un pezzettino d’avorio (largo due pollici) su cui lavora con un pennello così fine che, dopo molte fatiche, l’effetto resta minimo». Anche se la Austen non è Anne Elliot, si identifica con lei, vede con i suoi sguardi, parla con la sua voce, ascolta con le sue orecchie. Così Anne Elliot diventa il centro luminoso e radioso del libro.
Non ci resta che seguirlo nella sua riflessione.
Di seguito, riportiamo per intero il testo dell’articolo nonché il collegamento alla pagina originale del Corriere della Sera.
(Bologna, Italy) – Diplomata Traduttrice e Interprete e laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha lavorato come traduttrice e da anni si occupa di marketing e comunicazione aziendale. Il suo maggiore interesse libresco è la letteratura scritta dalle donne. Ha letto Jane Austen per la prima volta a vent’anni (Orgoglio e Pregiudizio). Nel dicembre 2010 ha aperto il blog monografico Un tè con Jane Austen e nel 2013 ha fondato Jane Austen Society of Italy (JASIT), di cui è presidente.