Persuasione: nuova edizione Feltrinelli

edizit-p-feltrinelli-2015Nel giugno scorso è stata pubblicata da Feltrinelli una nuova edizione italiana di Persuasione, tradotta da Maria Baiocchi e Anna Tagliavini.

Al testo seguono una Postfazione di Sara Poledrelli (ripresa dall’edizione Barbera del 2009, nella quale erano presenti alcune inesattezze biografiche qui corrette) e la traduzione del penultimo capitolo della prima stesura, poi sostituito da due capitoli (penultimo e terzultimo) in quella definitiva.

Scheda del libro
Persuasione
di Jane Austen
Traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini
Postfazione di Sara Poledrelli
Casa Editrice: Feltrinelli (Universale economica / Classici)
Pagine: 314, brossura
Prima edizione: giugno 2015
ISBN: 9788807901980

Nella pagina dedicata alle edizioni italiane del romanzo potete leggere due brani da questa edizione e da numerose altre.

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Accadde ad agosto… nella vita di Jane Austen

Una veduta di Lyme Regis

Agosto è il cuore della stagione estiva e per noi, donne e uomini di oggi, rappresenta la pausa per eccellenza, il periodo, cioè, in cui le attività consuete che caratterizzano l’intero anno rallentano a favore di ritmi più lenti o vengono messe da parte per lasciare più spazio alle attività del tempo libero, dello svago, dei viaggi – in breve: alle vacanze.
Ai tempi di Jane Austen, in un’epoca, quella tra fine Settecento e inizio Ottocento, in cui solo la classe sociale più bassa lavorava per vivere (con poche, rarissime eccezioni faticosamente tollerate, per alcuni mestieri della classe media, come ben ci insegna la stessa Jane Austen, con i suoi curati, commercianti, avvocati, militari e istitutrici o governanti), non esisteva un vero e proprio periodo di vacanza.
Ai primi accenni di caldo, chi se lo poteva permettere abbandonava le città per rifugiarsi in campagna o in località di mare o termali (alcune, come Brighton o Bath, erano molto di moda). Di certo, la bella stagione rendeva più facili gli spostamenti per recarsi in visita a parenti e amici o per compiere qualche viaggio alla scoperta delle bellezze paesaggistiche o architettoniche del paese. È chiaro che non si trattava di abitudini di massa, come oggi, ed essenzialmente il mese di agosto era un mese come gli altri.

Mentre ci prepariamo ad affrontare questo “mese spartiacque”, con il Ferragosto che svuoterà le nostre città e renderà tutto quasi immobile in attesa della ripresa del mese di settembre, vi propongo di dare un’occhiata alla vita di Jane Austen per scoprire come lo ha trascorso e quali eventi lo hanno segnato nel corso degli anni, tra vicende familiari e lavoro di scrittura.

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Mary Musgrove: deus ex-machina in Persuasione

Nel corso del Jane Austen Book-Club del 14 febbraio 2015, durante la discussione di Persuasione, sono intervenuta a favore di quello che è per me un personaggio fondamentale del sesto romanzo di Jane Austen – tra parentesi, il mio preferito –, ovvero Mary Elliot Musgrove.
Basandomi sulle linee guida che avevo appuntato in quell’occasione, ho cercato di ricostruire il mio intervento per coloro che non erano presenti nell’Auditorium Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa a Bologna in quella data.

Mary Musgrove: deus ex-machina in Persuasione

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Sophie Thompson – Mary Musgrove in Persuasion 1995

Mary Musgrove, l’ipocondriaca ed egocentrica sorella di Anne Elliot è spesso sottovalutata, considerata sovente un personaggio fastidioso, una persona noiosa e irritante, da tollerare a stento nel corso della lettura.

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Due storie di mare

Forse perché la luminosa prospettiva di servire nella Marina e di condurre una vita avventurosa era un’ambizione per molti uomini che vivevano in città come Portsmouth o Plymouth – sta di fatto che i meridionali si rassegnavano più docilmente all’oppressione della coscrizione obbligatoria di quanto facessero le popolazioni del Nord-Est (1).

copertina SylviaLa romanziera vittoriana Elizabeth Gaskell aveva molto a cuore le differenze antropologiche e sociologiche tra il Nord e il Sud del suo Paese. Se il suo Nord e Sud (1855) dà a questo contrasto un ruolo addirittura eponimo, anche la Vita di Charlotte Brontë (1857) e Gli innamorati di Sylvia (1863) dimostrano una grande attenzione per l’aspetto storicista di una narrazione – ovvero la presentazione di un racconto e dei suoi personaggi come il necessario risultato delle influenze esercitate su di loro dal luogo e dal momento storico. Il passo citato all’inizio fa riferimento alla leva militare obbligatoria istituita nel corso delle guerre napoleoniche per ovviare alla scarsità di uomini nelle fila della Marina britannica: Gaskell fa di questo episodio storico il perno delle vicende narrate in Gli innamorati di Sylvia, e la diversità di reazione che viene individuata fra i cittadini settentrionali e quelli meridionali mi ha fatto tornare in mente due storie di mare, per certi versi simili eppure fondamentalmente differenti, narrate dai due marinai che sono i protagonisti, rispettivamente, di questo romanzo storico di Elizabeth Gaskell e di Persuasione di Jane Austen: Charley Kinraid e Frederick Wentworth.

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Pubblicato il Numero 2 della Rivista di JASIT

Nella giornata di oggi, tutti coloro che si sono associati alla Jane Austen Society of Italy ricevono il secondo Numero di Due Pollici d’avorio, la rivista di JASIT.

Ecco l’elenco dei contributi che i Soci possono leggere all’interno di questo Numero 2:

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– Conversazione e calze blu. L’erudizione femminile prima di Jane Austen 
di Mara Barbuni
– Trattative, tirature, vendite: Jane Austen e gli editori
di Giuseppe Ierolli
– Ricezione, modi e mode del romanzo gotico 
di Luca Gandolfi
– (Un)happily Ever After: il fallimento nell’immancabile lieto fine dei romanzi austeniani
di Angela Sileo
– Jane Austen nel posto delle fragole. L’influenza di «Persuasion» nella scrittura di Virginia Woolf
di Cesare Catà
– Viaggio in Austenland, lungo le tracce dei manoscritti 
di Silvia Ogier
– Balli infelici in «Mansfield Park»
di Susannah Fullerton
– Jane Austen sullo schermo
di Federica Vacchetti

Potete leggere la presentazione dei singoli articoli a questo link: https://www.jasit.it/due-pollici-davorio-numero-2-giugno-2015

Vi ricordiamo infine che tutte le indicazioni per diventare Soci di JASIT e poter ricevere, tre volte all’anno, la Rivista ufficiale di JASIT, Due Pollici d’Avorio, sono raccolte a questo link: https://www.jasit.it/iscriviti/

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Jane Austen e i “Vantaggi dell’altezza”

Traduciamo oggi un articolo tratto da Persuasions online #20 del 1999:
Austen and “the Advantage of Height” di JEAN E. GRAHAM, una riflessione sul legame che intercorre tra questa caratteristica fisica e i personaggi austeniani.

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Jane Austen e i “Vantaggi dell’altezza”

In Ragione e sentimento, Marianne Dashwood è più avvenente della sorella Elinor, malgrado la carnagione delicata, lineamenti regolari, e una figura estremamente graziosa di quest’ultima; Marianne era ancora più bella. Il fisico, benché non così armonioso come quello della sorella, aveva il vantaggio della statura, e colpiva di più. (Ragione e sentimento, cap. 10)
Come è stato notato da Carol Shields, la descrizione fisica in Jane Austen è tipicamente “minimalista” [Shields, Carol. “Jane Austen: Images of the Body: No Fingers, No Toes.” Persusasions 13 (1991)], cosicché la nostra attenzione è attratta da quei passaggi che rompono il silenzio con una descrizione fisica. Tali dettagli contribuiscono in maniera significativa allo sviluppo del personaggio, come Mark M. Hennelly Jr., Lori Hope Lefkovitz e Robyn Warhol hanno notato nelle loro discussioni riguardo al modo di guardare e percepire in Jane Austen. Anche le descrizioni dell’altezza servono da guida per la caratterizzazione dei personaggi.

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