Quasi un’altra sorella. I diari di Fanny Knight

Le fonti che hanno permesso di ricostruire con significativa precisione la vita di Jane Austen sono molte: in primis, ovviamente, le sue lettere, poi la biografia del nipote pubblicata alla fine del 1869 (A Memoir of Jane Austen), oltre a una copiosa documentazione familiare che è venuta alla luce solo successivamente. In quest’ultima categoria rientrano i diari di Fanny Knight, figlia di Edward Austen (che dal 1812 assunse il cognome Knight) e prima nipote di Jane Austen, studiati solo a partire dagli anni ’80 del secolo scorso e a tutt’oggi in gran parte inediti. In questo articolo, attraverso la citazione di alcune delle note di Fanny, cerchiamo di evidenziare l’importanza di questa fonte diretta e piena di immediatezza, che ci dà la possibilità di essere quasi testimoni di molti avvenimenti della vita della scrittrice, nonché di riempire alcune delle lacune biografiche dovute alla distruzione di gran parte della sua corrispondenza.

L’articolo originale è apparso sulla rivista di Jane Austen Society of Italy “Due pollici d’avorio”, numero 3 (2015), pagg. 41-48. Per richiedere l’intero numero, scrivere a info@jasit.it.


Frances Catherine (Fanny), figlia di Edward Austen, fu la prima dei 33 nipoti di Jane Austen, otto dei quali nati dopo la sua morte. Nacque il 23 gennaio 1793, quando la zia Jane aveva compiuto diciassette anni da poco più di un mese.
La differenza di età era quindi non troppo ampia, tanto che, in una lettera del 7 ottobre 1808 alla sorella Cassandra, Jane Austen scrisse:

Quello che dici di Fanny mi fa estremamente piacere; questa estate l’ho trovata proprio come la descrivi tu, quasi un’altra Sorella, e non avrei mai immaginato che una nipote potesse significare così tanto per me.[1]

Nel 1808 Fanny e la zia avevano rispettivamente 15 e 33 anni, e la differenza era già diventata meno visibile rispetto ai primi anni, quando tra di loro il rapporto era quello tra una giovane donna e una bambina. Inoltre, la Fanny quindicenne dovette presto lasciarsi alle spalle la fanciullezza, visto che tre giorni dopo questa lettera la madre morì, dopo aver dato alla luce l’undicesimo figlio, e quindi la figlia maggiore dovette assumersi l’onere di diventare la padrona di casa.

Edward Austen era il fratello «ricco» di Jane Austen. Da bambino era stato adottato da un lontano parente, Thomas Knight, che, non avendo figli propri, lo aveva nominato suo erede, con un vincolo a favore della moglie fino a quando quest’ultima fosse vissuta. Quando morì Mrs. Knight (1812), che dopo la morte del marito (1794) aveva quindi mantenuto nominalmente la gestione delle proprietà di famiglia, Edward e i figli assunsero il cognome Knight, cosa che, come vedremo, non risultò molto gradita alla figlia.

Fanny nacque a Rowling, la prima residenza di Edward dopo le nozze con Elizabeth Bridges, ma praticamente crebbe a Godmersham Park, la grande villa nel Kent dove la famiglia si trasferì nel 1798 per volere di Mrs. Knight, che contemporaneamente andò a vivere a Canterbury, lasciando praticamente a Edward Austen l’amministrazione delle proprietà sia del Kent che dello Hampshire, a Chawton.

Il rapporto tra Fanny e la zia Jane fu molto stretto, e gli incontri tra le due si fecero ancora più frequenti quando le Austen, nel 1809, andarono a vivere a Chawton, in un cottage che Edward aveva messo a disposizione della madre e delle sorelle. A Chawton c’era infatti un’altra grande villa padronale, chiamata la «Great House», nella quale non erano infrequenti le visite della famiglia di Godmersham.
La documentazione diretta sul rapporto zia-nipote si basa su sei lettere di JA a Fanny e sui diari di quest’ultima, che coprono un lasso di tempo che va dal 1804 al 1872.

I diari di Fanny, conservati attualmente presso il Centre for Kentish Study a Maidstone, sono ovviamente anche una fonte di prima mano per le vicende complessive della vita di Jane Austen, anche se finora non sono mai stati pubblicati integralmente. Il figlio di Fanny Knight, Lord Brabourne, curatore della prima edizione delle lettere di Jane Austen,[2] se ne servì sicuramente per le notizie biografiche inserite nel libro, ma poi i diari rimasero inesplorati, fino a quando, negli anni ’80 del secolo scorso, Deirdre Le Faye ebbe la possibilità di utilizzarli nelle sue ricerche riguardanti le vicende biografiche austeniane.[3] I diari sono stati anche la fonte principale usata da Margaret Wilson per il suo libro su Fanny Knight.[4]

Si tratta quindi di una documentazione che, almeno nel periodo che va dall’inizio delle annotazioni di Fanny (1804) all’anno della morte della zia (1817), merita di essere conosciuta e approfondita, anche perché ci permette di conoscere alcuni particolari della vita della scrittrice da una fonte vicinissima a lei e, soprattutto, con l’immediatezza di un diario scritto giorno per giorno.
In questo articolo, ovviamente, mi limiterò a fornire degli «assaggi» dei diari, cercando anche di confrontare le annotazioni di Fanny con quelle delle lettere di JA, nei casi in cui entrambe hanno parlato degli stessi avvenimenti.[5]

Nel febbraio 1804, una Fanny undicenne dà conto di una visita degli zii Frank e Charles Austen a Godmersham e racconta un piccolo incidente:

Domenica 5 febbraio 1804: Arrivato zio Henry.
Venerdì 11 febbraio: Zio Frank da Ramsgate. Abbiamo pranzato tutti al Fountain Inn e dopo siamo andati a teatro [a Canterbury] a vedere John Bull e la farsa La Perouse. Zio Henry ha dormito a Canterbury ed è andato a Ramsgate con zio Frank.
Domenica 12 febbraio: Zio Henry e zio Frank arrivati da Ramsgate.
Mercoledì 15 febbraio: Zio Henry e mamma a passeggio a Chilham Park, sono stati attaccati da un montone e zio Henry si è rotto un dito ma mamma non si è fatta male.
Lunedì 20 febbraio: Zio Henry è andato via, il dito molto meglio.

Qualche mese dopo troviamo, in occasione della visita di un altro zio – Charles, ufficiale di marina come il fratello Frank – una delle numerose annotazioni che esprimono con vivacità i sentimenti di Fanny:

Giovedì 11 ottobre 1804: Zio Charles è stato mandato a chiamare dall’orribile, abominevole e bestiale Ammiragliato ed è partito alle 2 e mezza.

All’inizio del 1805 Fanny annota una notizia luttuosa: la morte del nonno George Austen, avvenuta a Bath il 21 gennaio:

Mercoledì 23 gennaio 1805: Abbiamo saputo da Bath che nonno Austen è morto, ieri. Zio Henry Austen è partito.

Un’annotazione di qualche mese dopo ci permette di capire meglio una frase di JA, che, in una lettera del 24 agosto 1805, aveva scritto alla sorella:

Dovresti riportare con te il quadro di Rowling fatto da Henry per le signore Finch.

Nel maggio dello stesso anno, leggiamo infatti nel diario:

Lunedì 27 maggio 1805: Papà è andato a Canterbury a prendere zia Harriet [Harriot Mary Bridges, sorella della moglie di Edward] per farle prendere lezioni di disegno da zio Henry Austen.

In quel periodo, quindi, Henry Austen si dilettava di pittura, visto che la cognata del fratello era venuta a Godmersham per prendere lezioni da lui.

Un mese dopo troviamo la prima citazione della zia Jane, in visita da giugno a settembre a Godmersham insieme alla madre e alla sorella. La notizia è accompagnata nei giorni seguenti, da notazioni sulla famiglia, sugli spostamenti e da gustosi quadretti familiari su giochi e recite che coinvolgevano grandi e piccoli:

Mercoledì 19 giugno 1805: Nonna Austen, le zie Cassandra e Jane, Anna e Fanny Cage [Anna Austen era la figlia di James; Fanny Cage era figlia di una sorella della madre. Erano entrambe coetanee di Fanny] arrivate qui alle sei del pomeriggio.
Giovedì 20 giugno: Un giorno intero di vacanza. La mia bambola è stata battezzata «Fanny Eliza». Abbiamo dato un sontuoso ricevimento in onore del battesimo. Abbiamo saputo che la zia James Austen [all’epoca si usava nominare la moglie anche con il nome proprio del marito, oltre che con il cognome; si trattava di Mary Lloyd, la seconda moglie di James Austen] ha avuto felicemente una bambina il cui nome sarà Caroline Mary Craven.
Venerdì 21 giugno: Papà e zia Cassandra andati a Canterbury.
Mercoledì 26 giugno: Oggi un giorno intero di vacanza. Le zie e la nonna hanno giocato alla scuola con noi. Zia Cassandra faceva Mrs. Teachum l’Istitutrice, zia Jane Miss Popham l’Insegnante, zia Harriet [una delle sorelle della madre] Sally la Domestica, Miss Sharpe [la loro istitutrice reale] l’Insegnante di Danza il Farmacista e il Sergente, la Nonna Betty Jones la Pasticcera e Mamma l’Inserviente dei Bagni. Erano vestite in Costume ed è stata una giornata deliziosa. Dopo il dolce abbiamo recitato una commedia intitolata «Virtue rewarded» [La virtù ricompensata]. Anna faceva la Duchessa St. Albans, io la Fata Serena e Fanny Cage la Pastorella «Mona». La sera abbiamo avuto una coppa di Syllabub [una bevanda di latte e sidro, spesso dolcificata e aromatizzata].
Martedì 30 luglio: Zia Cassandra, zia Jane, Anna, Edward, George, Henry, William e io abbiamo recitato «The Spoilt Child» [Il figlio viziato] e «Innocence Rewarded» [L’innocenza ricompensata] e poi abbiamo ballato e abbiamo trascorso una serata deliziosa.
Mercoledì 31 luglio: Ieri mezza giornata di vacanza. Oggi nonna e Anna sono partite.
Venerdì 2 agosto: Mamma, papà e zia Jane a pranzo da Mr Windman. Zia Cassandra e Mary a pranzo con noi.
Giovedì 15 agosto [era la settimana delle corse a Canterbury]: Papà, mamma, le zie Cassandra e Jane sono andati a Canterbury, alla cattedrale, e poi a pranzo da Mrs Miller e dopo sono andati al ballo.
Martedì 3 settembre: Zia Cassandra mi ha fatto un ritratto [si tratta dell’acquerello conservato ora nel Jane Austen Museum di Chawton].

Il 17 settembre Cassandra e Jane, insieme alla famiglia di Edward, partono per Worthing, dove c’erano già la madre e Martha Lloyd. Arrivano il giorno successivo, e l’indomani Fanny ci informa di una vincita al gioco della zia:

Giovedì 19 settembre 1805: In mattinata sono andata con nonna a comprare il pesce sulla spiaggia e poi con mamma e Miss Sharpe ai bagni dove ho fatto dei tuffi deliziosi. Mamma e io abbiamo fatto visita due volte a Miss Fielding, che non era in casa, e dopo lei ha fatto visita a noi. Abbiamo pranzato alle 4 e in serata siamo andati alla lotteria, dove zia Jane ha vinto la somma di 17 scellini.

Fanny in un acquerello di Cassandra Austen

Nel 1806 ci sono solo alcuni accenni riguardanti JA, mentre l’anno successivo, a Chawton, c’è una riunione di famiglia, con diverse puntate ad Alton, la cittadina a un paio di miglia da Chawton dove si andava a fare spese. Poi, subito dopo il ritorno delle Austen a Southampton, dove si erano stabilite nel 1806, Fanny, i genitori e il fratello William le raggiungono e si fermano una settimana:

Martedì 1 settembre 1807: Arrivate nonna Austen e le zie Cassandra e Jane. Papà è uscito a caccia e ha ucciso due paia di uccelli. Ho scritto a Miss Sharpe.
Mercoledì 2 settembre: Lo zio e la zia James Austen arrivati con la piccola Caroline e Edward. Ho ceduto la mia camera a loro due. Mamma, nonna, zia Cassandra e io abbiamo fatto visita a Mrs. Seward.
Sabato 5 settembre: Zia Mary [Mary Lloyd, la moglie di James], zia Jane, il piccolo Edward [James Edward, figlio di James, era nato nel 1798, e quindi aveva nove anni] e io siamo andati a piedi ad Alton e abbiamo comprato diverse cose. Zio James se n’è andato.
Lunedì 7 settembre: Ho scritto a Fanny Cage. Mamma, nonna Austen, le zie Mary, Cassandra e Jane e io siamo andate a piedi ad Alton per portare la mia lettera all’ufficio postale e fare molte compere. Zio James è tornato.
Mercoledì 9 settembre: Pioggia tutto il giorno. Edward [il fratello di Fanny] doveva andare a Winchester [i figli maschi di Edward Austen studiavano in un college di Winchester] ma gli è stato impedito dalla pioggia. Nel pomeriggio abbiamo giocato a nascondino.
Giovedì 10 settembre: Papà ha portato Edward a Winchester. Ho scritto a Miss Maitland. Le zie Mary e Jane, zio James e io siamo andati a piedi ad Alton.
Venerdì 11 settembre: Nonna e le zie Cassandra e Jane sono tornate a Southampton.
Sabato 12 settembre: Lo zio e la zia James Austen, Carolina e Edward il piccolo sono tornati a Steventon. Papà, mamma, William e io siamo andati a Southampton.

Durante la settimana di permanenza a Southampton Fanny racconta le attività di tutti i giorni e cita diverse volte la zia Jane, che andò anche a una gita a Netley Abbey, una delle tante abbazie sconsacrate andate poi in rovina, un luogo molto pittoresco e meta di escursioni allora come adesso:

Lunedì 14 settembre 1807: William e io siamo andati al mercato con nonna e poi, prima di colazione, abbiamo fatto una lunga passeggiata verso il porto. Ho letto «Caroline de Lichfield»[6] e credo sia bellissimo. La sera Papà, le zie Cassandra e Jane, William e io siamo andati a teatro a vedere «The way to keep him» e «Of age tomorrow».
Mercoledì 16 settembre: Tutti salvo nonna abbiamo preso una barca e siamo andati a Netley Abby le rovine della quale sono bellissime. Abbiamo mangiato lì dei biscotti che ci eravamo portati e siamo tornati felicissimi. Zia Jane e io abbiamo passeggiato in High Street fino a tardi.
Giovedì 17 settembre: Papà è andato a Steventon e si è fermato a Winchester per vedere Edward, al quale zia Cassandra ha mandato dei biscotti. Zio Henry ha preso una carrozza e tutti noi (salvo zia Jane) abbiamo fatto una gita a Lindhurst e a Lymington passando nella New Forest. Abbiamo mangiato pernice fredda , ci siamo divertiti tantissimo e siamo tornati alle 5 e mezza per il pranzo.
Venerdì 18 settembre: Zio Henry, mamma, William e io siamo andati a Chawton, e lì abbiamo incontrato papà. Non era riuscito a vedere il povero Edward perché era impegnato in un incontro musicale.

Siamo appena al 1807, e lo spazio di un articolo è limitato. Devo quindi andare avanti sfrondando le citazioni. È doveroso metterne una che ho richiamato all’inizio, quella in cui Fanny annota il cambiamento di cognome della famiglia:

Domenica 6 dicembre 1812: Pomeriggio in chiesa. Ho scritto a zia Cassandra e a zio Charles. Molto freddo. Papà ha cambiato da poco il cognome in conformità al testamento del fu Mr. Knight e siamo quindi tutti dei Knight invece dei cari vecchi Austen. Come odio questa cosa!!!!!!

Andiamo avanti di qualche anno, e arriviamo al periodo in cui Fanny si innamorò di un giovane ecclesiastico di buona famiglia, John Pemberton Plumptre, e chiese consiglio alla zia su come comportarsi. JA non si sottrasse, ma nelle lettere alla nipote su questo argomento che ci sono pervenute (18 e 30 novembre 1814) cerca anche di rispondere senza impegnarsi troppo in indicazioni così difficili da dare quando si tratta di sentimenti.
Il flirt era iniziato nel 1812, e l’anno dopo, quando la zia Jane era in visita a Godmersham, leggiamo nel diario:

Giovedì 23 settembre 1813: Mr. J. Plumptre in visita prima di partire per Eastwell!! e mi ha quasi annientata dalla sorpresa!! è identico!
Martedì 5 ottobre: Mr. J. Plumptre è venuto a pranzo – è… proprio come è sempre stato! – Zia Jane e io abbiamo fatto visita a Mrs. H. Hoare, e al dr. Tyrrell.
Venerdì 8 ottobre: Lui [J. Plumptre] è un tale enigma! Che ne sarà di me!
Sabato 9 ottobre: Mr J.P.P. se n’è andato, ahimè!
Lunedì 18 ottobre: Ho ricevuto una lettera da Mary Plumptre tramite J. Wildman e anche un piccolo carico di tesori (indovinelli, poesie ecc.) indirizzati a Edward da Mr. J.P.P.
Venerdì 31 dicembre: Gli eventi da ricordare di quest’anno sono stati i seguenti: […] – e lo sviluppo della mia conoscenza con  Mr. J. Plumptre.

L’annotazione del 18 ottobre non può non far pensare a Emma, alla raccolta di indovinelli di Harriet Smith alla quale partecipa anche il reverendo Elton (con scopi ben diversi da quelli immaginati dalle due ragazze, cap. 9), ma anche al «tesoro» che la stessa Harriet sceglie di bruciare in presenza di Emma (un mozzicone di matita e un pezzetto di cerotto, cap. 40), per il quale c’è anche un altro riferimento a Fanny; infatti, nella lettera del 18 novembre 1814, JA, riferendosi evidentemente a una lettera della nipote, che le aveva raccontato di aver conservato un panno da barba sporco di Plumptre, le scrisse:

Il tentativo di stimolare i tuoi sentimenti con una visita in camera sua mi ha estremamente divertita. – Il Panno da Barba sporco era una squisitezza! – Una situazione del genere andrebbe data alle stampe. Troppo bella per andare perduta.

Trascorrono tre mesi, Fanny e il padre vanno a Londra da Henry Austen, dove trovano anche JA, e anche qui incrociamo il reverendo Plumptre:

Domenica 6 marzo 1814: Siamo andati in chiesa a St. Paul a Covent Garden attraversando Hyde Park, dove ho avuto una stuzzicante visione ma, ahimè! niente di più. Quando siamo tornati a casa abbiamo scoperto che Lui e J.W. erano venuti a trovarci! ahimè! ahimè!
Lunedì 7 marzo: Mr. J.P. si è unito a noi (un grandissimo lusso!) e abbiamo fatto una bella chiacchierata.

Di questo “stuzzicante” incontro a Londra parlerà anche la zia in una lettera a Fanny del 18 novembre 1814:

[…] quando siamo state insieme a Londra, ho creduto che tu fossi davvero molto innamorata. Ma di sicuro non lo sei affatto – inutile nasconderlo. – Che strane creature siamo! – Sembra come se il fatto di essere sicura di lui (come dici tu stessa) ti abbia reso Indifferente. […] Eppure, dopo tutto, sono sorpresa che il cambiamento nei tuoi sentimenti sia così vistoso. – Lui è, proprio come è sempre stato, solo con più evidenza e costanza devoto a te. La differenza è tutta qui. – Come possiamo spiegarcelo? – Mia carissima Fanny, ciò che sto scrivendo non ti sarà della minima utilità. I miei sentimenti cambiano a ogni istante, e non sarò capace di darti un solo suggerimento che possa aiutarti. – Potrei rammaricarmi in una frase e ridere in quella successiva, ma quanto a Opinioni o Consigli sono certa che da questa Lettera non se ne ricaverà nessuno che abbia un qualche valore. […] Povero caro Mr. J. P.! – Oh! cara Fanny, il Tuo errore è stato quello in cui cadono migliaia di donne. Lui è stato il primo Giovanotto a mostrarsi attratto da te. Era questo il fascino, ed è un fascino molto potente.

Il flirt con John Plumptre, per quanto durato abbastanza a lungo, non ebbe poi seguito. Nella corrispondenza di JA c’è un altro episodio che riguarda Fanny e un potenziale innamorato, anche se stavolta non è nulla di più di uno scherzoso accenno, che però può far anche pensare a un pizzico di gelosia. Siamo nel 1815, JA è a Londra impegnata, insieme al fratello Henry, nelle trattative con John Murray per la pubblicazione di Emma. Henry si ammala e viene chiamato un medito, il dottor Charles Haden, che nelle settimane successive diventerà un ospite fisso della casa di Hans Place. Haden ha 29 anni, JA ne ha 40 e Fanny 22, e da quello che leggiamo nelle lettere e nei diari dobbiamo presumere che il bel dottore piacesse sia alla zia che alla nipote, in quel periodo anche lei a Londra. In una lettera del 2 dicembre 1815 JA scrive a Cassandra:

Lo chiami Farmacista; non è Farmacista, non è mai stato un Farmacista, non c’è un Farmacista nelle Vicinanze – il solo inconveniente della situazione forse, ma è così – è che non abbiamo un Medico a portata di mano – lui è un Haden, null’altro che un Haden, una sorta di straordinaria e indefinita Creatura su due Zampe, qualcosa tra un Uomo e un Angelo – ma senza il minimo sentore di un Farmacista. – È forse la sola Persona non Farmacista da queste parti.

mentre qualche giorno prima, il 26 novembre, le aveva descritto una serata in cui tra gli ospiti c’era stato il dottore, che evidentemente non era rimasto insensibile alle grazie di Fanny:

alle 8 sono arrivate Mrs L. e Miss E. – e per il resto della Serata il Salotto si presentava così, dalla parte del Divano le due Signore Henry e io che facevamo del nostro meglio per tenere su la serata, dal lato opposto Fanny e Mr Haden su due sedie (almeno credo che fossero due sedie) che chiacchieravano ininterrottamente. – Immaginati la scena! E che cosa si può immaginare ancora? – Ma che Mr H. pranzi di nuovo qui domani.

D’altra parte, anche Fanny rimase colpita da Haden. Nel diario possiamo seguire le visite di Haden in casa di Henry, e il 20 novembre leggere alcuni giudizi di Fanny:

Sabato 18 novembre 1815: Mr. Seymur e Mr. Haden sono venuti per il tè.
Lunedì 20 novembre: Arrivata l’arpa da Chapel e Mr. Meyer mi ha dato la prima lezione. Mr. Haden, un “Haden delizioso, intelligente e molto musicale viene ogni pomeriggio ed è simpatico. Papà e zia Cassandra partiti per Chawton. Zia Jane e io abbiamo fatto visita ai Mailing.
Martedì 21 novembre: Zia Jane e io passeggiamo ogni giorno in giardino ma non ci spingiamo oltre.
Sabato 25 novembre: Zia Jane e io siamo state tutta la mattina in giro per acquisti […] Mr. Haden a pranzo.
Lunedì 27 novembre: Mr. Haden a pranzo. Mr. Seymour arrivato in serata.
Martedì 28 novembre: Zio Henry è andato da Mr. Gordon a Hanwell per cambiare aria. – Visita di Mr. Tilson. Zia Jane e io benissimo insieme.
Mercoledì 29 novembre: Neve e umidità. Zia Jane e io in giro per compere tutta la mattina.
Giovedì 30 novembre: Visita di Mr. Haden.
Venerdì 1 dicembre: Tornato zio Henry. Mr. Haden a pranzo.
Sabato 2 dicembre: I Mailing e Mr. Haden hanno preso il tè da noi.
Domenica 3 dicembre: Umidità e tanto fango, ma zia Jane e io siamo andate alla Belgrave Chapel.
Lunedì 4 dicembre: Papà arrivato da Chawton. Una deliziosa serata musicale con Mr. Haden.
Mercoledì 6 dicembre: Mr. Gordon e Mr. Haden a pranzo e Mr. Seymour venuto in serata.
Giovedì 7 dicembre: Mr. Haden, Mr. Tilson e il figlio venuti in serata.
Venerdì 8 dicembre: George [uno dei fratelli di Fanny] è arrivato da Oxford ed è venuto con papà e me a Godmersham.

Fanny si sposò il 24 ottobre 1820, tre anni dopo la morte della zia Jane, con un vedovo con sei figli, Sir Edward Knatchbull (1781-1849), nono baronetto di Mersham-le-Hatch, con il quale ebbe nove figli. Morì a Provender, nel Kent, il 24 dicembre 1882, a quasi novant’anni. Il primogenito maschio, Edward (1829-1893), dal 1880 Lord Brabourne, fu, come ho già ricordato, il primo curatore delle lettere della prozia.

A conclusione di questa rapida escursione nei diari di Fanny Knight, una curiosità: nei diari molte volte le annotazioni sono scarne, e si limitano a registrare le lettere ricevute e inviate. Da queste annotazioni si capisce come la corrispondenza più copiosa di Fanny fosse con la zia Cassandra, visto che le note riguardanti quest’ultima sono di gran lunga più numerose rispetto a quelle riferite alla zia Jane. Per avere un’idea della frequenza delle lettere tra zie e nipote, anche se, ovviamente, non possiamo essere certi che la corrispondenza fosse tutta registrata nel diario, riporto, a titolo di esempio e senza tradurle, le note da maggio a ottobre del 1815, tutte scritte a Godmersham:

Wednesday 10 May 1815: Wrote to At. Cass.
Saturday 20 May: A letter from At. Cass.
Monday 22 May: Wrote At. Cass.
Tuesday 6 June: A letter fm. At. Cass.
Wednesday 7 June: Wrote to At. Cass.
Sunday 18 June: Wrote to At. Cass.
Tuesday 20 June: A letter from Aunt Cass.
Wednesday 28 June: A letter fm. At. Cass.
Thursday 6 July: A letter fm. At. Cass.
Monday 10 July: I wrote to At. Cass.
Thursday 20 July: A letter fm. At. Cass.
Sunday 23 July: I wrote to At. Cass.
Thursday 27 July: A letter fm. At. Cass.
Sunday 6 August: I wrote to At. Cass.
Sunday 20 August: A letter fm. At. Cass.
Friday 25 August: Wrote to At. Cass.
Saturday 2 September: A letter fm. At. Cass.
Thursday 14 September: I wrote to At. Cass.
Friday 15 September: A letter fm. At. Cass.
Friday 22 September: I wrote to At. Cass.
Tuesday 26 September: A letter fm. At. Cass.
Sunday 1 October: I wrote to At. Cass.
Thursday 5 October: A letter fm. At. J. Austen.
Sunday 8 October: I wrote to Aunt JA.
Thursday 12 October: A letter fm. At. JA.
Wednesday 18 October: I wrote to At. J. Austen.

Ma la Fanny nipote di Jane Austen mantenne inalterato l’affetto e la stima verso la zia, che negli anni aveva man mano cominciato a diventare sempre più famosa? Sembra di no, anzi la Fanny Knight-Lady Knatchbull vittoriana e in età avanzata guardava a quella zia ormai morta da quasi cinquant’anni con quello che sembra un certo fastidio, almeno a leggere una lettera che scrisse il 23 agosto 1869,[7] probabilmente alla sorella Marianne, in occasione delle ricerche che il cugino James Edward stava facendo per completare la biografia di JA che sarebbe uscita di lì a poco (A Memoir of Jane Austen):

Si tesoro mio è verissimo che zia Jane per varie ragioni non era così raffinata come avrebbe dovuto essere visto il suo talento, e se fosse vissuta 50 anni più tardi sarebbe stata sotto molti aspetti più adeguata ai nostri gusti più raffinati. Non erano ricchi e le persone del vicinato con le quali avevano le maggiori frequentazioni non erano affatto fornite di un’educazione all’altezza, o in breve nulla più che mediocre e loro ovviamente sebbene superiori in facoltà intellettuali e cultura erano allo stesso livello quanto a raffinatezza – ma credo che in età adulta il loro rapporto con Mrs. Knight (che era molto affettuosa e gentile con loro) le migliorò entrambe e zia Jane era troppo intelligente per non mettere da parte tutti i possibili segni di “volgarità” (se si può usare questa espressione) e per non imparare a essere più raffinata, almeno nei rapporti con le persone in generale. Entrambe le zie (Cassandra e Jane) erano state cresciute nella più totale ignoranza del mondo e delle sue regole di condotta (intendo dire quanto alla moda ecc.) e se non fosse stato per il matrimonio di papà che le portò nel Kent, e per la bontà di Mrs. Knight, che usava spesso invitare una o l’altra delle sorelle a stare con lei, sarebbero rimaste, sebbene di per sé non meno intelligenti e simpatiche, molto al di sotto della buona società e delle sue regole di condotta. Se non gradisci tutto questo ti chiedo perdono, ma ce l’avevo in punta di penna e ho preferito procedere e dire la verità. […]

Fanny (Lady Knatchbull)

Insomma, il caloroso rammarico della Fanny diciannovenne per aver dovuto abbandonare il cognome Austen a favore di un Knight poco apprezzato era stato del tutto superato dalla settantaseienne Lady Knatchbull, che attribuiva proprio all’influenza di Mrs. Knight i pochi miglioramenti nel comportamento di quella zia così intelligente ma così poco raffinata.


Note
[1] Qui e negli altri casi di citazione dalle lettere di JA la traduzione è mia ed è tratta dal sito jausten.it.

[2] Letters of Jane Austen, edited by Edward Lord Brabourne, Richard Bentley & Son, London, 1884, 2 vols.
[3] Deirdre Le Faye, Jane Austen: A Family Record, second edition, The British Library, London, 1989, oltre a un articolo del 1986: “Fanny Knight’s diaries: Jane Austen through her niece’s eyes” apparso nel n. 2 degli Occasional Papers di Persuasions, la rivista della Jane Austen Society of North America. Negli anni successivi i diari forniranno a Le Faye il materiale per Fanny Knight’s Diaries, The Jane Austen Society, Winchester, 2000, e, insieme a moltissime altre fonti, per il monumentale A Chronology of Jane Austen and her Family, Cambridge University Press, 2006, da dove ho tratto le citazioni.
[4] Margaret Wilson, Almost Another Sister. The Story of Fanny Knight, Jane Austen’s Favourite Niece, Kent Arts & Libraries, 1990. Nuova edizione riveduta: George Mann, Maidstone, 1998.

[5] Fanny scrive quasi sempre abbreviando i nomi delle persone di cui parla; la zia (Aunt) Cassandra è quasi sempre “At. Cass.”, la zia Jane “At. JA – At. J. – At. J. Austen” e così via. La stessa cosa fa per molte parole, come “from” che diventa “fm.”. Nella traduzione ho sciolto tutte le abbreviazioni. Tra parentesi quadre ho invece inserito talvolta qualche precisazione, soprattutto riguardante persone citate solo con il nome proprio.
[6] Caroline de Lichtfield era un romanzo di Isabelle de Montolieu (1751-1832) pubblicato nel 1786. L’autrice tradusse anche due romanzi di JA in francese: Sense and Sensibility (Raison and Sensibilité, ou le Deux Manières d’Aimer, 1815) e Persuasion (La Famille Elliot, ou l’Ancienne Inclination, 1821).
[7] La lettera fu pubblicata per la prima volta nel 1947 in The Cornhill Magazine, No. 973, Vol. 163, pp. 72-3. È stata poi inserita in diverse biografie e saggi austeniani, tra i quali: Kathryn Sutherland, Jane Austen’s Textual Lives, from Aeschylus to Bollywood, Oxford University Press, 2007, p.76-77.


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