Il Principe Reggente primo Janeite della storia? Una novità che conferma un fatto già noto

Lo scorso 24 luglio, è stata diffusa una notizia su Jane Austen che, come sempre accade quando si parla della grande romanziera, è subito rimbalzata in rete suscitando scalpore e sorpresa anche tra gli ammiratori più fedeli ed esperti, come se si fosse trattato di una novità assoluta. La notizia, per quanto importante, non è però quella scoperta così sensazionale da mettere in subbuglio il mondo accademico e letterario, come scritto da alcune fonti giornalistiche italiane. L’oggetto della notizia è il recente ritrovamento di una ricevuta di pagamento di un libraio londinese intestata al Principe Reggente per una copia di Sense and Sensibility (Ragione e Sentimento): questo senza dubbio aggiunge un dettaglio importante a quanto, tuttavia, già sappiamo a proposito dell’ammirazione del futuro Giorgio IV per l’autrice. Questa ammirazione è in effetti conosciuta fin dalla seconda metà dell’Ottocento e la fonte è la famiglia stessa di Jane, attraverso le biografie familiari pubblicate a partire dal 1869. Come giustamente riportato da molti articolisti, questa è anche una curiosissima ironia profondamente austeniana poiché, come rivelano le sue lettere, Jane non aveva alcuna simpatia per il Reggente.
La grande sorpresa espressa dai lettori e commentatori italiani, però, ha indotto noi di JASIT a cogliere l’occasione per fare un po’ di chiarezza sulla notizia e raccontare un aneddoto importante della vita di Jane Austen che ebbe ripercussioni dirette anche sulla sua opera.


Il 24 luglio scorso, il New York Times ha pubblicato un articolo dal titolo Jane Austen’s First Buyer? Probably a Prince She Hated (Il primo acquirente di Jane Austen? Probabilmente un Principe che detestava) in cui rende noto il fatto che un giovane laureato statunitense, Nicholas Foretek, che sta lavorando nei Royal Archives del Castello di Windsor (che sono proprietà privata di Elisabetta II), si è imbattuto in un documento del 1811. Si tratta di una ricevuta rilasciata il 28 ottobre di quell’anno da un libraio di Londra per l’acquisto di alcuni libri tra cui Sense and Sensibility (Ragione e Sentimento), romanzo di esordio di una sconosciuta scrittrice (che oggi sappiamo essere Jane Austen) la cui pubblicazione sarebbe stata annunciata solo due giorni dopo, il 30 ottobre.

The Royal Archives/Her Majesty Queen Elizabeth II

A rendere particolarmente interessante il documento non è tanto il fatto che si tratta evidentemente di una prevendita quanto piuttosto l’intestatario, che risulta essere “Sua Altezza Reale il Principe Reggente”. Questo è l’elemento nuovo e rilevante della scoperta: la ricevuta, infatti, è al momento la prima testimonianza della vendita di un libro di Jane Austen e fa del Reggente il primo Janeite della storia – anche se è bene sottolineare che, al momento dell’acquisto certificato dalla ricevuta, l’autrice era al suo esordio letterario quindi l’illustre acquirente non poteva ancora aver sviluppato alcuna ammirazione per lei e le sue opere.
In Italia, la notizia è stata ripresa da Il Fatto Quotidiano in un articolo dal titolo molto simile a quello della fonte statunitense, Jane Austen, scoperto il primo lettore della scrittrice: il futuro e detestato re Giorgio IV, e che apre con la frase «Il mondo dei ricercatori letterari è in subbuglio. Per una scoperta avvenuta nel castello di Windsor che riguarda l’artista considerata “la madre del romanzo inglese del XIX secolo”.» – un esordio talmente eclatante da aver di certo contribuito ad alimentare il senso di sorpresa dei lettori italiani non solo verso il ritrovamento di questa ricevuta ma anche verso l’ammirazione del Reggente per Jane Austen.

Ho personalmente seguito online le reazioni del pubblico a questa notizia ed ho letto a più riprese commenti di persone stupite di trovarsi di fronte ad un tale illustre e potente Janeite della primissima ora, definito come un “fan inatteso”. Ma non me ne sorprendo.
Nel nostro paese, la lettura delle biografie e delle lettere è ancora poco diffusa, complice il fatto che, salvo qualche recente eccezione, tali testi sono di difficile reperimento in italiano e, quindi, le loro informazioni preziose sulla vita di Jane Austen sono inaccessibili a chi non conosce la lingua inglese. Vale la pena, dunque, ripercorrere insieme questa vicenda.

La storia dell’interesse del Reggente per Jane Austen fu resa pubblica nel dicembre del 1869 quando il nipote di Jane, James Edward Austen-Leigh, pubblicò la prima biografia della storia, A Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen). Leggiamo dunque le sue parole, dal capitolo VII:

Nell’autunno del 1815 stava assistendo il fratello Henry per una brutta febbre e una lenta convalescenza nella sua casa di Hans Place [N.d.R.: a Londra]. Il malato era curato da uno dei medici del principe reggente. Tutti i tentativi di mantenere il segreto sul suo nome erano ormai cessati, e sebbene non fosse mai apparso nei frontespizi, tutti coloro che avevano interesse a conoscerlo potevano farlo con facilità, e l’amichevole medico era a conoscenza che l’infermiera del suo paziente era l’autrice di “Orgoglio e pregiudizio”. Di conseguenza, un giorno la informò che il principe era un grande ammiratore dei suoi romanzi, che li leggeva spesso e ne teneva una copia in ogni sua residenza; che lui aveva quindi ritenuto giusto informare sua altezza reale che Miss Austen era a Londra, e che il principe aveva chiesto a Mr. Clarke, il bibliotecario di Carlton House, di mettersi a sua disposizione. Il giorno successivo Mr. Clarke fece la sua comparsa, e la invitò a Carlton House, dicendole che il principe gli aveva dato istruzioni di mostrarle la biblioteca e altre sale, e di prestarle ogni possibile attenzione. L’invito fu naturalmente accettato, e durante la visita a Carlton House Mr. Clarke dichiarò di essere stato incaricato di dire che se Miss Austen avesse avuto un altro romanzo in uscita era libera di dedicarlo al principe. Di conseguenza, la dedica fu immediatamente inserita in “Emma”, che in quel periodo era in stampa.

“Mr. Clarke” è il reverendo James Stanier Clarke, capo bibliotecario del Reggente, appunto, la cui personalità ci viene restituita intatta dalla raccolta delle lettere di Jane Austen dove è possibile leggere lo scambio che seguì questa visita importante.
Clarke appare curiosamente in tutto simile ad un altro ecclesiastico creato dalla penna dell’autrice qualche anno prima per Orgoglio e Pregiudizio, Mr Collins. Dunque, una persona non proprio piacevole.
Possiamo almeno riscattare in parte Mr Clarke pensando che, nel suo ruolo presso il Reggente, fosse proprio lui a guidare le scelte del futuro regnante per i nuovi acquisti di libri, rivelando in questo caso di essere stato un bravo e previdente consigliere nel proporre il romanzo d’esordio “di una signora” (by a Lady), che nel giro di pochi anni e di un paio di altri romanzi entrambi avrebbero conosciuto come Jane Austen.

Ciò che molto opportunamente è stato sottolineato nell’articolo del New York Times è che cotanta ammirazione ha qualcosa di molto austenianamente ironico perché Jane detestava il Reggente, come testimoniano le lettere dell’autrice giunte fino a noi, da cui traggo questa citazione del febbraio 1813 a proposito della moglie del Reggente, Caroline di Brunswick:

Povera Donna, la sosterrò per quanto posso, perché è una Donna, e perché odio suo Marito […].

Il Principe di Galles, che a causa della follia del padre Giorgio III divenne Reggente nel 1811 (l’anno di Ragione e Sentimento e della ricevuta) e infine re nel 1820, non aveva alcun interesse per la conduzione del regno (di fatto governato dal primo ministro Lord Liverpool) e non era certo un modello di virtù per i sudditi. Conduceva un’intensa vita mondana caratterizzata da esagerazioni e stravaganze assai dispendiose. Il matrimonio con la cugina Caroline di Brunswick fu burrascoso fin dall’inizio e i due si separarono formalmente dopo la nascita dell’unica figlia, Charlotte, che morì giovane, nel 1817 (lo stesso anno di Jane Austen) lasciandolo così senza un erede. Alla sua morte, nel 1830, gli succedette il fratello minore Guglielmo.

La dichiarazione breve ma esplicita di Jane Austen nella lettera alla sorella Cassandra a proposito del suo disprezzo per il Reggente lascia facilmente immaginare un notevole disagio da parte dell’autrice di fronte all’invito irrecusabile di dedicare la sua Emma proprio a un tale personaggio. Rileggendo la dedica che alla fin fine apparve all’atto della pubblicazione, non si può non avere la sensazione che dietro a quelle poche parole ci sia il sorriso più ironico di Jane:

A SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE REGGENTE, QUEST’OPERA È, CON IL PERMESSO DI SUA ALTEZZA REALE, COL MASSIMO RISPETTO DEDICATA, DALLA DEVOTA E OBBEDIENTE UMILE SERVA DI SUA ALTEZZA REALE – L’AUTRICE.

Emma porterà a Jane Austen altri ammiratori di cui essere fiera, tra cui il celebrato scrittore Walter Scott che non mancherà di scriverne un’entusiastica recensione nella rivista letteraria Quarterly Review nel 1816 (che comunque darà un piccolo dispiacere a Jane perché Scott “dimentica” di annoverare anche Mansfield Park tra i romanzi elogiati nell’articolo).

In conclusione, il ritrovamento della ricevuta per l’acquisto di alcuni libri tra cui Ragione e Sentimento intestata al Principe Reggente fornisce una prova del fatto che, assai ironicamente, egli fu con molta probabilità il primo acquirente di Jane Austen e, considerando come egli sia in seguito diventato un suo fervente ammiratore (tanto da avere una copia di tutti i romanzi pubblicati in ognuna delle sue residenze), lo insignisce senza dubbio anche del titolo di Primo Janeite della Storia.
La notizia importante rivelata lo scorso 24 luglio è appunto questa, perché aggiunge un importante dettaglio a quanto già si sapeva dell’ammirazione del Reggente per Jane Austen grazie alla biografia del 1869 (datata 1870 sul frontespizio) scritta dal nipote James Edward Austen-Leigh sulla base dei ricordi di famiglia.


Nota:
Le citazioni dal Ricordo di Jane Austen, dalla lettera e da Emma sono nella traduzione di G. Ierolli, da jausten.it

Link Utili:
Jane Austen’s First Buyer? Probably a Prince She Hated l’articolo del New York Times del 24 luglio 2018
Jane Austen, scoperto il primo lettore della scrittrice: il futuro e detestato re Giorgio IV l’articolo del Fatto Quotidiano del 30 luglio 2018
Intorno a Emma: la zitella illetterata e il bibliotecario petulante sul carteggio Austen-Stanier Clarke, su Un tè con Jane Auten
Bibliografia italiana per sapere quali biografie sono pubblicate in italiano
Lettere e altre opere per sapere come leggere le lettere di Jane Austen in italiano (NB: la raccolta completa è sul sito jausten.it a cura di G. Ierolli)

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