Il breve flirt che vide protagonisti Jane Austen e Tom Lefroy durante le feste di Natale e fine anno del 1795-96 ha sempre solleticato la fantasia dei lettori austeniani, con un picco a seguito dell’uscita, nel 2007, del film Becoming Jane, ispirato liberamente a una biografia con lo stesso titolo di Jon Spence (Becoming Jane Austen, Continuum, London-New York, 2003) dove l’autore cerca, in modo un po’ spericolato, di riconsiderare le vicende dei romanzi di JA seguendo proprio il filo rosso di questo amore giovanile, unito ad altre vicende biografiche della scrittrice.
È innegabile che i romanzi austeniani siano stati influenzati dalla vita e dell’ambiente sociale dell’autrice; ce lo dice lei stessa, in due famose citazioni tratte da lettere alla nipote Anna, che le aveva mandato un suo romanzo per avere dei consigli dalla zia scrittrice:
E riteniamo che faresti meglio a non lasciare l’Inghilterra. Lascia che i Portman vadano in Irlanda, ma dato che tu non sai nulla delle Usanze di laggiù, faresti meglio a non andare con loro. Correresti il pericolo di fare descrizioni inesatte. Resta fedele a Bath e ai Forrester. Là sarai a casa tua.
(Lettera 104 del 10-18 agosto 1814)
Ora stai radunando i tuoi Personaggi in modo delizioso, mettendoli esattamente in un posto che è la delizia della mia vita; – 3 o 4 Famiglie in un Villaggio di Campagna è la cosa migliore per lavorarci su.
(Lettera 107 del 9-18 settembre 1814)