Care Lettrici e Cari Lettori
Iniziamo con un invito: al Salone del Libro di Torino, non mancate di passare al Pad. 1 Stand B 28 dove vi aspetta nientemeno che Un tè con Jane Austen, la novità di Narratè in collaborazione con JASIT!
È con grande piacere e orgoglio che vi presentiamo questa deliziosa, importante creazione di Narratè nella collana NarraPeople, Un tè con Jane Austen, alla cui realizzazione noi di JASIT abbiamo avuto il grande onore di essere stati chiamati a collaborare. Narratè, prodotto e distribuito dalla casa editrice indipendente Narrafood Edizioni, è un’originale e geniale idea tutta italiana che abbina una bustina di tè o tisana a un racconto breve la cui lettura dura proprio il tempo di infusione. In questo perfetto connubio tra la bevanda più bevuta al mondo e il mondo dei libri non poteva proprio mancare una delle autrici più emblematiche di questo binomio, Jane Austen!
Dopo il Salone del Libro di Torino, a fine maggio Un tè con Jane Austen sarà in vendita anche online sul sito Narraté e successivamente anche presso librerie e negozi di tè indicati alla pagina Rivenditori.
Di seguito, tutti i dettagli su questa novità editoriale!
Leggere Jane Austen – JASIT Book Club: L’abbazia di Northanger 27 maggio 2023
Carissimi Soci e Lettori di JASIT,
siamo al quarto appuntamento con il gruppo di lettura online gratuito e aperto a tutti, Leggere Jane Austen – JASIT Book Club, che per tutto il 2023 ci terrà compagnia con i sei romanzi maggiori. Ringraziamo ancora le tante persone che hanno partecipato ai primi tre appuntamenti, Orgoglio e pregiudizio, Persuasione e Mansfield Park, collegandosi online e condividendo la propria esperienza di lettura! Chi desidera vedere o rivedere questi incontri, ricordiamo che la registrazione è sempre disponibile sul nostro canale YouTube: per un elenco completo, consigliamo di visitare la pagina del JASIT Book Club.
Oggi vi ricordiamo il prossimo appuntamento: sabato 27 maggio alle ore 16 parleremo di L’abbazia di Northanger. Di seguito tutti i dettagli, il calendario completo e il link per accedere all’incontro online. Vi aspettiamo! E nel frattempo, Buona Lettura!
La versione cartacea del numero 15 di Due pollici d’avorio
Disponibile la versione stampata del numero 15 del 2023 di Due pollici d’avorio. JASIT spera che questa bellissima versione piacerà alle socie e ai soci che hanno già in passato apprezzato i numeri precedenti.
Una giornata con Jane Austen 2023: raduno annuale Soci JASIT (anche per i non Soci)
Ci siamo! Sabato 13 maggio 2023 si terrà il Raduno Annuale dei Soci JASIT Una giornata con Jane Austen che quest’anno, in occasione del decimo anno di attività dell’associazione, ha un sapore molto speciale perché prevede anche un festeggiamento per l’importante traguardo raggiunto.
Possono partecipare non solo i Soci JASIT 2023 (ai quali abbiamo già inviato l’invito in anteprima la scorsa settimana) ma anche chi non è socio.
JASIT in questo modo desidera accogliere le tante richieste ricevute nel corso del tempo e offrire ad altri ammiratori di Jane Austen non iscritti all’associazione la possibilità di partecipare alle attività divulgative di JASIT e conoscerci meglio. Di seguito, tutti i dettagli delle modalità di partecipazione per Soci JASIT 2023 e non Soci.
Vi aspettiamo il 13 maggio a Bologna per passare insieme Una giornata con Jane Austen e i Soci JASIT!
Cecilia e (non solo) Orgoglio e pregiudizio
L’articolo originale è apparso sulla rivista di Jane Austen Society of Italy “Due pollici d’avorio”, numero 11 (2019), pagg. 42-51. Per richiedere l’intero numero, scrivere a info@jasit.it.
Frances (Fanny) Burney (1752-1840) fu una delle più famose scrittrici dell’epoca. Le sue opere sono citate diverse volte nelle lettere e nei romanzi di Jane Austen, e Cecilia (1782) non fa eccezione. La troviamo in una lettera del 24 gennaio 1809 a Cassandra, in cui è citata la protagonista del romanzo, Cecilia Beverley:
Prenditi cura della tua preziosa persona, non affaticarti troppo, ricorda che le Zie Cassandra sono scarse quanto le signorine Beverley.[1]
nella famosa difesa del genere “romanzo” in L’abbazia di Northanger (cap. 5), insieme a un altro libro di Burney, Camilla e a Belinda di Maria Edgeworth:
“E che cosa state leggendo signorina?” “Oh! È solo un romanzo!” risponde lei, mentre posa il suo libro con affettata indifferenza, o con momentanea vergogna. “È solo Cecilia, o Camilla, o Belinda”, o, in breve, solo un’opera in cui si dispiegano gli enormi poteri dell’intelletto, in cui la massima conoscenza della natura umana, la più felice descrizione delle sue sfaccettature, la più vivida dimostrazione di spirito e intelligenza, sono trasmesse al mondo nel linguaggio più ricercato.
e nel cap. 20 di Persuasione, dove Anne Elliot pensa a Miss Larolles (un personaggio del romanzo) quando tenta di avvicinarsi al capitano Wentworth durante il concerto che la rende consapevole della gelosia del capitano nei confronti di Mr. Elliot:
a causa di altri spostamenti, e di qualche sua piccola manovra, Anne fu in grado di mettersi molto più vicina all’estremità della panca di quanto lo fosse prima, molto più a portata di mano di qualcuno che passasse. Non lo poté fare senza paragonarsi a Miss Larolles, l’inimitabile Miss Larolles, ma comunque lo fece, e con effetti non molto più felici.
La casa che Jane Austen non vide mai
In questi giorni sul web, su testate italiane anche importanti, imperversano articoli che parlano della messa in vendita della casa di Steventon in cui Jane Austen abitò per venticinque anni – ovvero dalla sua nascita, nel dicembre 1775, fino al 1801– e dove la scrittrice stilò le prime stesure di Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento e L’abbazia di Northanger.
Ora, chiunque sia stato a Steventon o anche chi conosca sommariamente i luoghi austeniani sa che quella casa non esiste più. Possiamo sapere come era fatta dai Memoir familiari, in particolare da A Memoir of Jane Austen (1869) di suo nipote James Edward Austen-Leigh, che in quella casa abitò dal 1801 al 1819, anno della morte di suo padre James Austen, il fratello maggiore di Jane.