Concorso di narrativa I Secondari diventano Protagonisti!

Jane Austen Society of Italy (JASIT) bandisce il concorso di narrativa gratuito e aperto a tutti, Soci e non Soci, dal titolo I Secondari diventano Protagonisti!. I partecipanti dovranno raccontare che cosa accade ai “non protagonisti” dei romanzi di Jane Austen, immaginandone le vicende in un’opera scritta inedita, scegliendo liberamente tra i personaggi dei romanzi maggiori dell’autrice e utilizzando a piacimento retelling (rivisitazioni), seguiti o crossover (intrecci tra romanzi diversi). Di seguito, tutti i dettagli, i premi e il regolamento!


La stessa Jane Austen era solita pensare alle proprie creature letterarie anche dopo la pubblicazione dei romanzi e ne parlava con i familiari, come testimoniano le lettere giunte fino a noi. In particolare, stando a quanto racconta il nipote biografo James Edward Austen-Leigh nel suo Ricordo di Jane Austen del 1870, pare abbia fornito un’idea precisa di cosa riteneva fosse accaduto ad alcuni personaggi secondari dopo la fine dei propri romanzi, ad esempio a Kitty e Mary Bennet o a Mr Woodhouse. Riportiamo l’intero passaggio, che ci permette di cogliere un aspetto molto interessante dell’atteggiamento di Jane Austen verso i personaggi da lei creati (nel testo, il rimando a note utili e link in fondo al post):

Di certo aveva una sorta di interesse materno per gli esseri che aveva creato, a non li scacciava dai propri pensieri una volta finito l’ultimo capitolo. Abbiamo visto, in una delle sue lettere, il suo affetto personale per Darcy ed Elizabeth (1); e quando mandò una copia di “Emma” a un’amica che aveva avuto da poco una figlia, scrisse così: “sono certa che gradirai vedere la mia «Emma», così come lo sarò io di vedere la tua Jemima.” (2) Amava molto Emma, ma non contava sul fatto che incontrasse il favore generale, poiché, quando cominciò a scrivere quel romanzo, disse, “Ho scelto un’eroina che non piacerà molto a nessuno tranne me.” (3) Raccontava volentieri, se interpellata, molti piccoli particolari circa gli sviluppi successivi di qualcuno dei suoi personaggi. In questo modo familiare apprendemmo che Miss Steele non ebbe mai successo nell’accalappiare il dottore; che Kitty Bennet aveva fatto un matrimonio soddisfacente con un ecclesiastico vicino a Pemberley, mentre Mary non aveva ottenuto nulla di più di uno degli impiegati dello zio Philip, e si era accontentata di essere considerata una protagonista della vita sociale di Meryton; che la “considerevole somma” data da Mrs. Norris a William Price era stata di una sterlina; che Mr. Woodhouse era sopravvissuto al matrimonio della figlia, e aveva impedito a lei e Mr. Knightley di stabilirsi a Donwell per circa due anni; e che le lettere messe da Frank Churchill di fronte a Jane Fairfax, che lei aveva spazzato via senza leggerle, contenevano la parola “perdono”. Della buona gente de “L’abbazia di Northanger” e di “Persuasione” non sappiamo nulla di più di quello che è scritto, poiché prima che quelle opere fossero pubblicate l’autrice ci era stata portata via, e tutte quelle divertenti comunicazioni erano cessate per sempre.
Ricordo di Jane Austen, Capitolo X “Osservazioni sui romanzi”, trad. G.Ierolli [link]

Poiché queste riflessioni sono comuni a tutti gli appassionati di Jane Austen dopo la lettura dei romanzi, abbiamo pensato di invitarvi a metterle per iscritto…

I partecipanti al concorso di JASIT possono eventualmente ispirarsi a questo aneddoto per immaginare la traccia del proprio elaborato, ma di fatto saranno liberi di scegliere tra i personaggi secondari dei sei romanzi maggiori, anche mescolandoli tra loro (cd. crossover) e di redigere un seguito oppure un retelling, cioè una rivisitazione della vicenda originale, ad esempio dal punto di vista dei personaggi scelti.

Per questo concorso, una graditissima novità: nella Commissione giudicatrice ci sarà la presenza di un’ospite, la scrittrice Nadia Terranova, autrice tra l’altro dei romanzi Gli anni al contrario e Addio fantasmi (entrambi editi da Einaudi) e di opere per ragazzi, ma anche appassionata ammiratrice di Jane Austen e Socia Onoraria di JASIT. Ad esempio, è traduttrice delle versioni a fumetto dei romanzi austeniani create da Marvel e pubblicate in Italia da Panini Comics, e autrice dell’introduzione a Orgoglio e Pregiudizio edita da Mondadori nel 2016.
Sul sito di JASIT è disponibile un suo articolo Lizzy e Darcy, i disfunzionali prediletti del mondo [link] mentre per Due Pollici D’Avorio numero 6 del 2016 ha scritto La ragazza di provincia: Catherine Morland e l’incipit di L’Abbazia di Northanger” [link].

Durante la lettura di questo post, la vostra fantasia ha già scelto dei personaggi secondari del mondo austeniano da rendere protagonisti del vostro racconto?… Allora, è il momento di leggere di seguito le modalità per partecipare al concorso!

Regolamento e Premi

  1. Il concorso è gratuito e aperto a tutti, soci e non soci.
  2. Chi desidera partecipare deve inviare entro domenica 11 aprile 2021 un racconto inedito di massimo max. 7.000 caratteri (spazi inclusi) che abbia per argomento una storia con protagonisti personaggi secondari (a scelta) di uno o più d’uno dei romanzi canonici di Jane Austen (Ragione e Sentimento, Orgoglio e Pregiudizio, Mansfield Park, Emma, L’Abbazia di Northanger, Persuasione).
  3. Il racconto deve avere un titolo (a scelta del partecipante), essere scritto in lingua italiana e rispettare l’argomento indicato dal bando “I secondari diventano protagonisti! Che cosa accade ai “non protagonisti” dei romanzi di Jane Austen?”.
  4. Il racconto dev’essere redatto secondo le norme redazionali indicate nell’apposito paragrafo in fondo a questo articolo.
  5. Dev’essere inviato in formato .doc(x) o .odt, all’indirizzo info@jasit.it, con oggetto “I secondari diventano protagonisti” e specificando nel testo dell’email le seguenti informazioni:
    a) Nome e cognome e indirizzo di domicilio (su territorio italiano).
    b) Indirizzo email.
    c) La dichiarazione che il saggio è inedito e opera del proprio ingegno. Il rinvenimento di plagio costerà la squalifica dal concorso.
  6. I lavori pervenuti saranno valutati da una Commissione composta dal Consiglio Direttivo di JASIT e dall’autrice nonché Socia Onoraria di JASIT Nadia Terranova.
  7. Premi.
    a) PRIMO CLASSIFICATO: premio in denaro di 300 Euro e pubblicazione sul numero 13 della rivista di JASIT Due Pollici D’Avorio (previsto per ottobre 2021)
    b) SECONDO CLASSIFICATO: premio in denaro di 200 Euro
    c) TERZO CLASSIFICATO: premio in denaro di 100 Euro
  8. I vincitori saranno scelti ed informati dell’avvenuta vincita entro il mese di maggio 2021.
  9. Tra tutti i contributi pervenuti, la Commissione valuterà se c’è  un numero sufficiente di elaborati idonei alla pubblicazione di un ebook. L’ebook sarà ideato e pubblicato da JASIT sul proprio sito nella pagina Pubblicazioni JASIT, dove resterà disponibile gratuitamente.
  10. Il giudizio della Commissione è insindacabile. La Commissione si riserva la facoltà di non assegnare i premi e di non pubblicare gli elaborati su Due pollici d’avorio e/o sull’ebook online qualora non fossero ritenuti adeguati alla pubblicazione.

Norme redazionali per il concorso di narrativa

  • I contributi sono pubblicati in lingua italiana.
  • I contributi devono avere un titolo, essere divisi in paragrafi, evidenziati con il consueto rientro.
  • Il discorso diretto dev’essere indicato con le virgolette doppie apicali (“”). Si usino le virgolette singole apicali (‘’) solo per virgolettati interni.
  • Per indicare la soppressione di parti interne a una citazione si usi esclusivamente il simbolo […].
  • Nel caso di una citazione da un testo in lingua straniera riportare la traduzione italiana (specificando in nota l’autore della traduzione).
  • Eventuali titoli di sezione o di paragrafo devono essere resi evidenti tramite l’uso del corsivo o del grassetto.
  • Per altre informazioni o chiarimenti, scrivere a info@jasit.it.

A noi di JASIT non resta che attendere con trepidazione e curiosità l’invio dei vostri racconti!

Buona Scrittura!


  • Note della citazione da Ricordo di Jane Austen

Il testo citato e le note sono del traduttore, G. Ierolli [link]
(1) Sono le lettere 79 e 81
(2) Dalla lettera 135 del gennaio 1816 ad Anna Lefroy; Jemima era la figlia di Anna, nata il 20 ottobre 1815.
(3) Questa frase di Jane Austen, sempre molto citata quando si parla di Emma, ha qui la sua unica fonte, probabilmente basata su ricordi familiari.

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