Emma duecento anni dopo: concorso di saggistica

Call for Papers

Nell’ambito del progetto «Giovani studiosi dialogano con JASIT», la Jane Austen Society of Italy bandisce il concorso di saggistica “Emma, duecento anni dopo“. I partecipanti dovranno inviare, entro il 31 dicembre 2015, un saggio inedito che abbia per argomento il romanzo di Jane Austen Emma (del quale si festeggia il bicentenario della pubblicazione). I lavori pervenuti saranno valutati da una giuria di esperti e premiati come segue:
Primo classificato: premio in denaro di 200 Euro, una copia dell’Edizione Speciale del Bicentenario di Emma a cura di JASIT; pubblicazione del saggio nel Numero 4 (15 febbraio 2016) della rivista ufficiale di JASIT, Due pollici d’avorio (ISSN: 2420-9929).
Secondo classificato: premio in denaro di 100 Euro; una copia dell’Edizione Speciale del Bicentenario di Emma a cura di JASIT; pubblicazione del saggio nel Numero 4 (15 febbraio 2016) della rivista ufficiale di JASIT, Due pollici d’avorio (ISSN: 2420-9929).
Terzo classificato: una copia dell’Edizione Speciale del Bicentenario di Emma a cura di JASIT; pubblicazione del saggio nel Numero 4 (15 febbraio 2016) della rivista ufficiale di JASIT, Due pollici d’avorio (ISSN: 2420-9929).

REGOLAMENTO

• Il concorso è aperto a tutti coloro che non abbiano compiuto il 31 anno di età in data 31.12.2015.
• I saggi, inediti, devono essere spediti in lingua italiana.
• Per partecipare, entro il 31.12.2015 inviate il saggio, in formato Word, all’indirizzo info@jasit.it, con oggetto «Emma, duecento anni dopo» e specificando nel testo dell’email le seguenti informazioni:
1) Nome e cognome e indirizzo di domicilio (su territorio italiano)
2) Data di nascita
3) Indirizzo email
4) La dichiarazione che il saggio è inedito e opera del proprio ingegno. Il rinvenimento di plagio costerà la squalifica dal concorso.
• La lunghezza del saggio deve essere compresa tra 1500 e 2500 parole.
• Il saggio deve essere redatto secondo le norme redazionali scaricabili al link:
https://www.jasit.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/11/norme-redazionali.pdf
• I vincitori saranno informati dell’avvenuta vincita entro il 20 gennaio 2016.
• Il giudizio della commissione è insindacabile. La commissione si riserva la facoltà di non assegnare i premi, qualora i saggi ricevuti non fossero ritenuti adeguati alla pubblicazione su Due pollici d’avorioRivista quadrimestrale della Jane Austen Society of Italy.

Scaricate qui il Bando Emma 200 anni dopo in formato PDF e condividetelo!

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Persuasione: nuova edizione Feltrinelli

edizit-p-feltrinelli-2015Nel giugno scorso è stata pubblicata da Feltrinelli una nuova edizione italiana di Persuasione, tradotta da Maria Baiocchi e Anna Tagliavini.

Al testo seguono una Postfazione di Sara Poledrelli (ripresa dall’edizione Barbera del 2009, nella quale erano presenti alcune inesattezze biografiche qui corrette) e la traduzione del penultimo capitolo della prima stesura, poi sostituito da due capitoli (penultimo e terzultimo) in quella definitiva.

Scheda del libro
Persuasione
di Jane Austen
Traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini
Postfazione di Sara Poledrelli
Casa Editrice: Feltrinelli (Universale economica / Classici)
Pagine: 314, brossura
Prima edizione: giugno 2015
ISBN: 9788807901980

Nella pagina dedicata alle edizioni italiane del romanzo potete leggere due brani da questa edizione e da numerose altre.

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Chi ispirò il personaggio di Miss Bates a Jane Austen?

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Miss Bates secondo l’illustratore C. E. Brock

Tra i tanti, variegati personaggi che circondano Emma nell’omonimo romanzo, la mia preferenza va senza indugi a Miss Bates.
La zitella attempata, povera e costretta ad accudire la propria anziana madre, è un capolavoro di comicità con la sua esasperante, incessante chiacchiera senza capo né coda, le esclamazioni ripetute, le frasi sincopate, i prodigiosi salti di palo in frasca e le piccole manie compulsive. Ma è anche un personaggio profondamente tragico, che incarna la condizione sociale delle donne non sposate in una società graniticamente maschile, che affidava alle donne un solo e unico lavoro, quello di moglie e madre, di fatto condannando le nubili a vivere della carità altrui – proprio come Miss Bates, intorno alla quale tutta Highbury si prodiga.
I difetti pesantissimi di Miss Bates sono stemperati dal suo cuore d’oro e dal fatto che non la sentiamo mai lamentarsi di nulla ed appare sempre contenta.
Così che, mentre ridiamo di lei e stemperiamo la nostra esasperazione, Jane Austen (con uno dei suoi geniali miracoli narrativi) riesce ad instillare nel nostro cuore anche la compassione, e ci fa sentire desiderosi di unirci ai notabili di Highbury per fare qualcosa di buono e gentile per lei, proprio come farebbe Mr Knightley.

Durante il Jane Austen Book Club dello scorso 17 gennaio, in Salaborsa a Bologna, dedicato a Emma, ho chiuso l’incontro con una battuta proprio sulla mia amata Miss Bates: riflettendo sul fatto che Jane Austen traeva ispirazione dal variegato microcosmo che popolava la sua vita quotidiana, ho chiosato esclamando “Chissà chi le ha ispirato Miss Bates!”.

Ebbene, di recente mi sono imbattuta in un indizio che mi ha permesso di rintracciare il modello reale per Miss Bates. E, indagando, ho scoperto che ce ne sono addirittura due… Potete immaginare una Miss Bates elevata al quadrato?

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Emma edizione speciale Bicentenario – Un’esclusiva JASIT

Cover EMMA Bicentenary JASITIn occasione del bicentenario della pubblicazione di Emma, la Jane Austen Society of Italy (JASIT) desidera rendere omaggio a questo capolavoro e alla sua Autrice con un’edizione speciale, continuando la serie iniziata del 2013 con Orgoglio e pregiudizio e proseguita con Mansfield Park (2014).

Come i precedenti volumi, Emma Bicentenary Edition 1815-2015, a cura di JASIT, è il frutto di un lavoro di squadra dei fondatori: in particolare, Giuseppe Ierolli ha tradotto e curato il testo, corredandolo di numerose note esplicative e arricchendolo di altri scritti strettamente legati al romanzo, come l’illustre recensione firmata da Walter Scott. Petra Zari ha curato il progetto grafico, creando una copertina che, come le altre Edizioni del Bicentenario, riprende la simbologia dei fiori: in questo caso, il “Gelsomino bianco” (Jasminum officinale) significa “Amabilità” e rappresenta l’animo di Emma Woodhouse, mentre il cappello a cilindro rappresenta la sua controparte e, in qualche modo, la sua coscienza, ovvero Mr. Knightley.
All’interno, l’inizio del romanzo è introdotto da una sua illustrazione esclusiva. Il risultato è un volume prezioso, nella veste e nel contenuto.

Chiunque desideri regalarsi e/o regalare un ricordo speciale di questo Bicentenario può acquistare Emma Bicentenary Edition 1815-2015, a cura di JASIT, su ilmiolibro.it a 16,50 euro (più spese di spedizione) cliccando sui Link Utili in fondo a questo post.

Scheda del libro
Emma di Jane Austen
Traduzione di Giuseppe Ierolli
Illustrazioni di copertina, interne e progetto grafico di Petra Zari
Edizioni ilmiolibro.it – Narrativa
1a edizione: settembre 2015
Formato 15×23
Copertina Morbida, a colori
Pagine 488, bianco e nero

Link Utili
– Per acquistare il libro, vai alla pagina di ilmiolibro.it
– Per leggere le prime pagine, vai all’anteprima
– Consulta anche la scheda dell’Edizione Speciale JASIT Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio e Mansfield Park 

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Le strane cugine

Un articolo dalla rivista “Persuasions On-Line” della Jane Austen Society of America, nel quale Christine Kenyon Jones ci racconta la storia di Dido Elizabeth Bell e del prozio, il giudice capo della corte suprema inglese Lord Mansfield, intrecciando le vicende reali con possibili influenze sulla composizione di Mansfield Park.

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Le strane cugine: Mansfield Park e la famiglia Mansfield
di Christine Kenyon Jones
V.31, NO.1 (Winter 2010)

In questo articolo sono presi in esame i possibili legami tra un ritratto di due membri della famiglia del famoso giudice del diciottesimo secolo, Lord Mansfield, (1) e il romanzo Mansfield Park di Jane Austen. L’ipotesi è che il ritratto di cugine “diverse”, nel contesto della tratta degli schiavi, possa aver influenzato il modo in cui Austen ha trattato questi argomenti nel romanzo.

Ritratto di Dido Elizabeth Bell e Lady Elizabeth Murray
Ritratto di Dido Elizabeth Bell e Lady Elizabeth Murray

Dipinto negli anni ’70 del Settecento da un artista sconosciuto, il ritratto raffigura due nipoti di Lord Mansfield, Lord Chief Justice of England dal 1756 al 1788. A destra, Lady Elizabeth Murray, figlia del nipote ed erede di Lord Mansfield, il settimo Visconte Stormont. Lady Elizabeth era nata nel 1760 ed era stata cresciuta da Lord Mansfield e dalla moglie dopo la morte della madre quando lei era una bambina. Dido Elizabeth Bell, a sinistra, era la figlia illegittima di un altro nipote di Lord Mansfield, il capitano John Lindsay e di una donna nera probabilmente schiava, Maria Bell. Dido era nata nel 1761 ed era stata cresciuta da Lord e Lady Mansfield fin dall’infanzia. Le ragazze sono ritratte a Kenwood, proprietà di Lord Mansfield a Hampstead, a nord di Londra, e nell’angolo in basso a sinistra si può vedere la famosa veduta da Kenwood della cattedrale di Saint Paul. Il quadro è ora nello Scone Palace, a Perth, in Scozia, ma è stato a Kenwood nel 2007 in occasione di una mostra per celebrare il bicentenario dell’abolizione della schiavitù in Gran Bretagna. (“Slavery and Justice”).

Ci sono diverse cose che legano il quadro a Jane Austen. La prima è la ben nota ipotesi che il titolo Mansfield Park si riferisca a Lord Mansfield e alla sua famosa sentenza del 1772, nella quale venne stabilito che un imputato nero, James Somerset, non potesse essere fatto uscire dall’Inghilterra contro la sua volontà per essere riportato in schiavitù nella colonia della Virginia. (2) “Lo stato di schiavitù […] è talmente disgustoso”, stabilì Mansfield, che “quali che siano i fastidi […] che dovessero scaturire da questa decisione, non posso affermare che ciò sia permesso o approvato dalla legge inglese, e quindi, il nero dev’essere liberato (White 1).

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Mary Musgrove: deus ex-machina in Persuasione

Nel corso del Jane Austen Book-Club del 14 febbraio 2015, durante la discussione di Persuasione, sono intervenuta a favore di quello che è per me un personaggio fondamentale del sesto romanzo di Jane Austen – tra parentesi, il mio preferito –, ovvero Mary Elliot Musgrove.
Basandomi sulle linee guida che avevo appuntato in quell’occasione, ho cercato di ricostruire il mio intervento per coloro che non erano presenti nell’Auditorium Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa a Bologna in quella data.

Mary Musgrove: deus ex-machina in Persuasione

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Sophie Thompson – Mary Musgrove in Persuasion 1995

Mary Musgrove, l’ipocondriaca ed egocentrica sorella di Anne Elliot è spesso sottovalutata, considerata sovente un personaggio fastidioso, una persona noiosa e irritante, da tollerare a stento nel corso della lettura.

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