Abbiamo visto per voi… Love & Friendship

Vivere fuori dall’Italia ha i suoi vantaggi, come per esempio poter vedere al cinema Love & Friendship, il film diretto da Whit Stillman tratto dalla storia epistolare di Jane Austen Lady Susan.love_and_friendship_ver3

Dopo il post-anteprima dei giorni scorsi, che ci fornisce tante notizie su questa produzione cinematografica e gli interessanti punti di vista del regista su Jane Austen, eccovi oggi le mie personali impressioni sul film, che ho potuto vedere, in compagnia di altri due spettatori (una coppia sulla settantina abbondante), nella mia piccola città in Svizzera.

Per cominciare, un giudizio generale: anche se non suggerirei di assistere a questo film in compagnia di qualcuno che non sia «addetto a Jane Austen» (sia nel senso di «addetto ai lavori», com’è la maggior parte dei Soci di JASIT, sia nel significato della parola inglese «addicted»…), devo dire che è un film molto, molto ben fatto. Lo spirito epistolare è rispettato appieno, perché i minuti sono divorati dai dialoghi e dai lunghissimi monologhi che prendono il sopravvento sulle azioni e sui movimenti e che spesso riproducono testualmente le lettere del libro. Il regista dimostra con chiarezza le proprie scelte stilistiche sin dall’inizio, quando i luoghi e i personaggi sono presentati allo spettatore con scene statiche e un po’ scurite sui margini (un effetto «vignettato»), che ricordano delle miniature settecentesche.

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Love & Friendship – Lady Susan debutta sul grande schermo

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“Quando si vuole prendere qualcuno in antipatia, un motivo si trova sempre.”
– Lady Susan

Nell’autunno del 1784, la giovane Jane Austen scriveva per il suo pubblico familiare, e certamente per suo assoluto divertimento, un breve romanzo epistolare scegliendo come protagonista un personaggio irriverente tanto quanto la sua penna: l’ineffabile Lady Susan.
Si è parlato molto di questa anti-eroina austeniana, del suo profilo di donna e madre egoista e calcolatrice, come del ruolo di giovane vedova che le regala una (per quel tempo) rara libertà d’azione; affascinante, ambiziosa, ironica e insensibile verso i sentimenti altrui, Lady Susan incarna l’archetipo di un certo opportunismo femminile, uno di quei ritratti che si ritrovano in ogni epoca.

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Morte a Pemberley, P.D. James e Jane Austen | Resoconto del Jane Austen Book Club 9 apr. 2016

160409_jabc_morte-a-pemberleyDopo aver parlato dei derivati austeniani in generale, partendo da quello che viene considerato il capostipite di tutti i romanzi di questo genere, Vecchi amici e nuovi amori (Old friends and new fancies) di Sybil G. Brinton, abbiamo scelto di dedicare un incontro del Jane Austen Book Club di Biblioteca Salaborsa di Bologna e JASIT a uno dei derivati austeniani che eccellono per la qualità della scrittura: Morte a Pemberley (Death comes to Pemberley) della giallista inglese P. D. James.
Il romanzo, che come da tradizione pdjamesiana ruota intorno a un evento di morte violenta, brilla soprattutto per altri aspetti narrativi – in particolare, il talento nella rievocazione delle ambientazioni e dello spirito della società austeniana, e l’introspezione psicologica dei personaggi.
Ne abbiamo parlato il 9 aprile 2016 in Biblioteca Salaborsa a Bologna, a conclusione di una giornata interamente dedicata a Jane Austen (e di cui vi daremo presto un resoconto). Ad introdurre il romanzo ed avviare la conversazione è stata la nostra Mara Barbuni, che qui mette il proprio intervento a disposizione delle lettrici e dei lettori di JASIT.

Ancora grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla conversazione in Biblioteca Salborsa lo scorso 9 aprile e a chi leggerà questo articolo. Buona lettura!

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Vecchi amici e nuovi amori e i derivati austeniani | Resoconto dell’incontro con Carlotta Farese del 13 feb. 2016

20160213_jabc_cLo scorso 13 febbraio, nell’ambito del Jane Austen Book Club di Biblioteca Salaborsa e JASIT, abbiamo riflettuto su un aspetto peculiare del mondo che ruota intorno a Jane Austen e alla sua opera: i derivati. Con questo termine, si indicano tutti i testi letterari, essenzialmente romanzi, che sono ispirati alle opere, ai personaggi, o all’autrice stessa (non a caso, l’espressione inglese che li identifica è Austen inspired novels).

L’occasione è stata offerta dalla lettura di quello che viene considerato il primo derivato austeniano della storia, Vecchi amici e nuovi amori (Old friends and new fancies), di Sybil Grace Brinton, pubblicato nel 1913 (in Italia, è arrivato nel 2013, edito da Jo March), un romanzo il cui sottotitolo rivela il filo conduttore, Immaginario seguito dei romanzi di Jane Austen (An imaginary sequel to the novels of Jane Austen).
Ad introdurci e guidarci lungo questa riflessione, la prof.ssa Carlotta Farese, del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne dell’Università di Bologna, che ringrazio ancora una volta per aver animato la conversazione con una perfetta miscela di elementi accademici e note personali da appassionata lettrice di Jane Austen.

L’incontro è durato circa due ore e mezza, a riprova della complessità e dell’importanza di questo tema nell’ambito della ricezione popolare di questa autrice. Di seguito, troverete un ampio resoconto dell’introduzione e dello scambio che ne è seguito, corredato dalla presentazione utilizzata in sala dalla prof.ssa Farese.

Vi ricordo che la maggior parte dei libri di cui si parla sono disponibili (anche in edizione italiana) nel catalogo di Biblioteca Salaborsa oppure su MLOL, la biblioteca digitale accessibile online per tutti gli iscritti. Chiunque sia incuriosito da questi testi, dunque, può comodamente dare un’occhiata preliminare e reperirli grazie al prestito (evitando, così, il rischio di incappare in uno spiacevole incauto acquisto).

Buona lettura!

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Pubblicato oggi Due pollici d’avorio, 4. Speciale su “Emma”

Nella giornata di oggi, tutti coloro che si sono associati alla Jane Austen Society of Italy ricevono il quarto Numero di Due pollici d’avorio, la rivista di JASIT (un’uscita speciale interamente dedicata a Emma).
Per il nuovo anno la nostra rivista ha anche cambiato l’immagine di copertina, come potete vedere qui sotto; vi raccontiamo la nostra scelta all’interno dell’Introduzione.

2Ecco l’elenco degli articoli che i Soci possono leggere in questo Numero:

Introduzione. Gli “strati” di
Emma
di MARA BARBUNI

Emma e le sfide dell’ospitalità
di DIEGO SAGLIA

La «grande chiacchierona»: zitelle e stereotipi in Emma
di CORRIE L. JACOBS (a cura di Angela Sileo)

Quello che in Emma non dicono
di MARA BARBUNI

Il ballo in Emma di Jane Austen
di SUSANNAH FULLERTON (a cura di Gabriella Parisi)

Gli adattamenti di Emma
di CAROLINA GUARIENTI

Emma in italiano
di GIUSEPPE IEROLLI

“Quell’eccellente Miss Bates”: tra comicità e dramma, tra realtà e finzione
di SILVIA OGIER

Sezione speciale: I saggi vincitori del concorso di saggistica “Emma, duecento anni dopo”
1) Emma, un percorso tortuoso
di ELENA DARDANO
2) Il potere della passività e il «povero» Mr. Woodhouse
di ELISA ZIROTTI
3) L’impronta della famiglia sui personaggi di Emma
di MARIA CRISTINA CALANNA

Tutti i dettagli si trovano nella pagina dedicata al numero 4.

Vi ricordiamo che tutte le indicazioni per diventare Soci di JASIT e poter ricevere, tre volte all’anno, la nostra Rivista ufficiale, Due pollici d’avorio, sono raccolte a questo link: https://www.jasit.it/iscriviti/

 

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Northanger Abbey… al cinema!

Sabato 27 febbraio alle ore 10.30, presso il Cinema Lumière (Piazzetta P.P. Pasolini 2/b a Bologna), partecipate al quarto appuntamento con la rassegna austeniana organizzata da Cineteca di Bologna!

Nella magia della sala cinematografica, potremo assistere a

Northanger Abbey
diretto da Jon Jones, un film per la televisione targato ITV del 2007
(versione originale con sottotitoli in italiano)

northanger_itv_2007con Felicity Jones nel ruolo di Catherine Morland e J.J. Feild nei panni di Henry Tilney.
Sceneggiatura di Andrew Davies.

La critica ha molto apprezzato il film, soprattutto per la sua intelligente resa della imagination di Catherine, così ben suggerita dal romanzo di Jane Austen. Di Felicity Jones è stata anche lodata la capacità di dare un volto all’ingenuità e ai sentimenti profondi della protagonista, senza tralasciare l’intuizione della sensualità della giovinezza. Completano il catalogo delle qualità di questo film le belle ambientazioni (irlandesi), la fotografia e le musiche di Charlie Mole.

La proiezione in Cineteca è accessibile al prezzo ridotto di € 4.50 per chi presenta la tessera dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna (per sapere come ottenerla, anche da fuori Bologna, consigliamo di consultare la pagina dell’istituzione biblioteche di Bologna). Vi aspettiamo!

Per saperne di più
– Ulteriori dettagli e informazioni sono disponibili presso la Cineteca di Bologna tel. 051 2195311, ai punti informazione della biblioteca (mar-ven 10 > 19.30, sab 10 > 19) oppure scrivendo a info@jasit.it
Programma dell’intera rassegna cinematografica
Programma di letture del Jane Austen Book Club 2015-16

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