Con le parole di Miss Bates.
Riflessioni di una Lettrice ad Alta Voce

imgrce38tA margine dell’incontro speciale del Jane Austen Book Club dedicato a Emma, svoltosi lo scorso 25 settembre 2015 in Salaborsa (e del quale trovate un resoconto nel post dello scorso 5 ottobre), oggi pubblichiamo volentieri questa riflessione di Elisabetta Bisello, che in apertura dell’incontro ha dato voce alle parole di Jane Austen leggendo dal vivo alcuni brani tratti dal primo capitolo di Emma.

Nel prepararne la scaletta, avevamo concordato di tenere pronti altri brani significativi: tra questi, il rutilante monologo di Miss Bates all’entrata del Crown Inn per il ballo, al capitolo 38.
Non c’è stata l’occasione di leggerlo durante l’incontro ma Elisabetta ha accettato di condividere con noi gli appunti che ha elaborato come guida interpretativa alla lettura ad alta voce.
A corredo delle sue parole, in fondo al post trovate un prezioso regalo: la registrazione del brano che ha generato queste riflessioni preparatorie.

Ringraziamo fin d’ora Elisabetta per il suo contributo personale all’approfondimento di uno dei personaggi più affascinanti di Emma, Miss Bates.

Buona lettura e buon ascolto!

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Il Jane Austen Book Club va al cinema

pride-and-prejudice-1940Era stato annunciato a giugno e poi confermato alla fine di agosto, ma l’assenza di ulteriori informazioni aveva suscitato molta curiosità e trepidanti aspettative. Oggi, siamo lieti di presentare in dettaglio la Rassegna Cinematografica dedicata a Jane Austen che Biblioteca Salaborsa promuove in collaborazione con Cineteca di Bologna e Jane Austen Society of Italy (JASIT).

La Cineteca è un prestigioso istituto che si trova in una vera e propria cittadella dell’audiovisivo nel centro storico di Bologna, nata dal recupero urbano di un complesso di edifici. Lavora in stretta collaborazione con il museo d’arte moderna MAMBO e le aree universitarie del Dipartimento Musica e Spettacolo e di Scienze della Comunicazione, ed è un importante centro per il restauro delle pellicole.
Siamo particolarmente onorati di aver contribuito a portare Jane Austen in questo tempio della cinematografia.

Per conoscere tutti i dettagli sul calendario, i film in programma, le modalità di svolgimento e partecipazione, vi invitiamo a leggere di seguito.

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Speakers’ Corner n.3 – I Ricordi di Viaggio in Austenland a portata di mano

Care lettrici e cari lettori, nonché viaggiatrici e viaggiatori,
come anticipato e promesso all’inaugurazione, abbiamo raccolto i Ricordi di Viaggio in Austenland del nostro Speakers’ Corner n.3 in un… taccuino elettronico, impreziosito dalla copertina di Petra Zari.

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Potete scaricarlo gratuitamente nel formato PDF da questo collegamento:

Speakers’ Corner n.3 – Ricordi di Viaggio in Austenland

Questa raccolta resterà sempre a disposizione nella nostra pagina Pubblicazioni, nella sezione Pubblicazioni originali JASIT – Speakers’ Corner, dove trovate anche i numeri precedenti.

A questa terza edizione dello Speakers’ Corner (che è ormai diventato una tradizione di JASIT, sempre desiderosa di ascoltare la vostra voce) hanno contribuito, nell’ordine: Luana Solla, Raffaella Amicucci, Alessandra Quattrocchi, Silvia Carnevale, Catia Boetti, Roberta Zanasi, Romina Angelici, Anna Carini, Valeria Altiero.

Buona lettura, Buon viaggio e alla prossima edizione!


Le raccolte PDF delle edizioni precedenti dello Speakers’ Corner di JASIT
Speakers’ Corner n.1 – Riflessioni su Jane Austen
Speakers’ Corner n.2 – Da Elizabeth a Fanny: il variegato universo delle giovani donne di Jane Austen

Tutti i post dello Speakers’ Corner n.3 su jasit.it

Pagina Pubblicazioni JASIT

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Chi ispirò il personaggio di Miss Bates a Jane Austen?

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Miss Bates secondo l’illustratore C. E. Brock

Tra i tanti, variegati personaggi che circondano Emma nell’omonimo romanzo, la mia preferenza va senza indugi a Miss Bates.
La zitella attempata, povera e costretta ad accudire la propria anziana madre, è un capolavoro di comicità con la sua esasperante, incessante chiacchiera senza capo né coda, le esclamazioni ripetute, le frasi sincopate, i prodigiosi salti di palo in frasca e le piccole manie compulsive. Ma è anche un personaggio profondamente tragico, che incarna la condizione sociale delle donne non sposate in una società graniticamente maschile, che affidava alle donne un solo e unico lavoro, quello di moglie e madre, di fatto condannando le nubili a vivere della carità altrui – proprio come Miss Bates, intorno alla quale tutta Highbury si prodiga.
I difetti pesantissimi di Miss Bates sono stemperati dal suo cuore d’oro e dal fatto che non la sentiamo mai lamentarsi di nulla ed appare sempre contenta.
Così che, mentre ridiamo di lei e stemperiamo la nostra esasperazione, Jane Austen (con uno dei suoi geniali miracoli narrativi) riesce ad instillare nel nostro cuore anche la compassione, e ci fa sentire desiderosi di unirci ai notabili di Highbury per fare qualcosa di buono e gentile per lei, proprio come farebbe Mr Knightley.

Durante il Jane Austen Book Club dello scorso 17 gennaio, in Salaborsa a Bologna, dedicato a Emma, ho chiuso l’incontro con una battuta proprio sulla mia amata Miss Bates: riflettendo sul fatto che Jane Austen traeva ispirazione dal variegato microcosmo che popolava la sua vita quotidiana, ho chiosato esclamando “Chissà chi le ha ispirato Miss Bates!”.

Ebbene, di recente mi sono imbattuta in un indizio che mi ha permesso di rintracciare il modello reale per Miss Bates. E, indagando, ho scoperto che ce ne sono addirittura due… Potete immaginare una Miss Bates elevata al quadrato?

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Raccontateci i vostri “Ricordi di viaggio in Austenland” – Speakers’ Corner n.3

Speakers' Corner JasitCare lettrici e cari lettori,
(o forse dovremmo dire “viaggiatrici e viaggiatori”…)
nel corso di questa stagione estiva abbiamo ricevuto numerose testimonianze di viaggi compiuti nei luoghi di Jane Austen (Chawton, Winchester, Bath, Londra…), che ci hanno ispirato questo appuntamento di fine estate con lo Speakers’ Corner, la sala virtuale di jasit.it in cui offriamo a tutti coloro che lo desiderano la possibilità di esprimersi su temi austeniani specifici.
In questa terza edizione, vi invitiamo a condividere con tutti noi le vostre foto ed i vostri pensieri sulle visite che avete compiuto ai luoghi della vita e dell’opera di Jane Austen.
Il titolo del nostro Speakers’ Corner, infatti, è:

Ricordi di viaggio in Austenland

Come partecipare?
Ispirandovi al tema proposto, scrivete un testo non superiore alle 1000 parole. Potete inviare anche fino a un massimo di tre foto (dimensioni: largh. max 600 pixel; peso di ogni file non superiore a 400 kb). Il viaggio non deve essere necessariamente avvenuto quest’anno, quindi potete raccontare esperienze avvenute in passato.

Inviate i vostri diari di viaggio entro il 6 settembre 2015 all’indirizzo:

jasit.speakerscorner@gmail.com

Saranno pubblicati in questo sito a partire dalla settimana successiva e condivisi sui nostri canali sociali, come di consueto.

Rimettete mano ai vostri diari di viaggio, alle tante foto che di certo avete scattato e, soprattutto, alle tante, variegate suggestioni che la vostra mente ha registrato durante questi soggiorni e raccontateci la vostra esperienza di viaggio in Austenland.
Buona scrittura (e buon viaggio) a tutte/i!

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Accadde ad agosto… nella vita di Jane Austen

Una veduta di Lyme Regis

Agosto è il cuore della stagione estiva e per noi, donne e uomini di oggi, rappresenta la pausa per eccellenza, il periodo, cioè, in cui le attività consuete che caratterizzano l’intero anno rallentano a favore di ritmi più lenti o vengono messe da parte per lasciare più spazio alle attività del tempo libero, dello svago, dei viaggi – in breve: alle vacanze.
Ai tempi di Jane Austen, in un’epoca, quella tra fine Settecento e inizio Ottocento, in cui solo la classe sociale più bassa lavorava per vivere (con poche, rarissime eccezioni faticosamente tollerate, per alcuni mestieri della classe media, come ben ci insegna la stessa Jane Austen, con i suoi curati, commercianti, avvocati, militari e istitutrici o governanti), non esisteva un vero e proprio periodo di vacanza.
Ai primi accenni di caldo, chi se lo poteva permettere abbandonava le città per rifugiarsi in campagna o in località di mare o termali (alcune, come Brighton o Bath, erano molto di moda). Di certo, la bella stagione rendeva più facili gli spostamenti per recarsi in visita a parenti e amici o per compiere qualche viaggio alla scoperta delle bellezze paesaggistiche o architettoniche del paese. È chiaro che non si trattava di abitudini di massa, come oggi, ed essenzialmente il mese di agosto era un mese come gli altri.

Mentre ci prepariamo ad affrontare questo “mese spartiacque”, con il Ferragosto che svuoterà le nostre città e renderà tutto quasi immobile in attesa della ripresa del mese di settembre, vi propongo di dare un’occhiata alla vita di Jane Austen per scoprire come lo ha trascorso e quali eventi lo hanno segnato nel corso degli anni, tra vicende familiari e lavoro di scrittura.

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