Perché amiamo Mr. Darcy

Apriamo la seconda giornata del nostro Speakers’ Corner con un arguto articolo di Patrizia Mureddu dal titolo molto promettente: Perché amiamo Mr. Darcy.

“Un bel romanzo”, ha detto qualcuno, “illumina di sé tutta la giornata”. C’è un romanzo che ha illuminato di sé tutta la mia vita, dal momento in cui l’ho scoperto, nell’ormai lontanissima estate dei miei quindici anni: a partire da quella prima lettura impaziente, l’ho ripreso in mano innumerevoli volte, assaporandone pagine, capitoli, capoversi e singole righe, senza stancarmi di ammirare l’acuta intelligenza a cui si devono la prosa perfetta, intrecciata con sottile ironia, la semplice finitezza della storia, e i personaggi incantevoli che si affacciano dalla remota distanza del loro mondo squisito, stupiti di essere ancora capaci di appassionarci.

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“Una ragazza fuori moda” e “Mansfield Park”

Questo notevole articolo, “Una ragazza fuori moda” di Louisa May Alcott e “Mansfield Park” di Jane Austen, di Romina Angelici, ci presenta un confronto tra il romanzo austeniano di cui festeggiamo quest’anno il bicentenario della pubblicazione e un’opera dell’autrice di “Piccole donne”.

È la giovane America democratica quella in cui sono ambientati i romanzi di Louisa May Alcott, mentre quella descritta da Jane Austen è la vecchia aristocratica Inghilterra che deve fare i conti con l’incipiente ascesa di una nuova classe sociale, la borghesia. Non ha intenti dissacratori o accenti critici la pedagoga statunitense, a differenza della scrittrice inglese che, ignara ancora del perbenismo vittoriano, non esita a sbeffeggiare, fingendo acquiescenza, tradizioni e usanze del Vecchio Mondo.

Le due non si conobbero mai, non potevano conoscersi: l’una nasce nel 1775 a Steventon, l’altra a Germantown nel 1832, non solo cinquant’anni più tardi, ma a migliaia e migliaia di chilometri di distanza, dalla parte opposta dell’emisfero. Entrambe appartenevano però a famiglie numerose, e avevano un particolare rapporto con il padre, che non ne limitava e soffocava le conoscenze, ma le promuoveva, le esortava a progredire e ad emanciparsi dal monopolio maschile della cultura.

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“L’abbazia di Northanger”: insolito e tipico

Questo interessante articolo, “L’abbazia di Northanger”: il più insolito ed al contempo tipico romanzo di J. Austen , di Giada Greco, ci accompagna in un’indagine accurata di “Northanger Abbey”, della sua storia, dei suoi personaggi, dei suoi motivi e delle sue simbologie.

Devo ammettere io per prima di aver letto Northanger Abbey una sola volta ed era rimasto nei miei ricordi come il romanzo meno riuscito di Jane. Ho deciso di rileggerlo e sono arrivata in fondo domandandomi come mi fosse passata di mente quella poco affettuosa catalogazione.
Perché L’Abbazia è sicuramente il più insolito dei romanzi austeniani ma è anche pregno di tutti gli elementi tipici dei lavori della cara J.: un ritratto della società del tempo costellata di personaggi che potremmo facilmente riconoscere in una zia o nel collega di lavoro, un’eroina non perfetta che compie un percorso di miglioramento grazie anche al contributo dell’eroe e premiata per questo con la felicità amorosa, e quello stile ironico e personale contraddistingue la Austen.

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A Jane

Apriamo il nostro Speakers’ Corner con un contributo che ci ha colpiti per la sua autenticità, e per la manifestazione sincera del puro affetto che l’intelletto unico, straordinario, multiforme di Jane Austen sa risvegliare in noi lettori contemporanei, anche a due secoli di distanza. Questo articolo, A Jane, è firmato da Matilde Stamm Vitiello.

Cara Jane, mi piace scriverti queste poche righe per ringraziarti della tua amicizia e del conforto che hai saputo darmi nell’intera mia vita. Ti ho conosciuto quando ero una adolescente piena di sogni e di romanticismo: la strada per arrivare sino a te è partita da Orgoglio e Pregiudizio.

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Lo Speakers’ Corner apre i battenti!

Speakers-Corner-postBuongiorno e benvenuti al nostro angolo delle opinioni! Oggi apre infatti lo Speakers’ Corner, il “convegno virtuale” di JASIT al quale i nostri lettori hanno partecipato con entusiasmo, inviando contributi intensi, ricchi di passione, di competenza e persino di affetto per Jane Austen. Le tre giornate del nostro convegno prevedono la pubblicazione degli articoli secondo il seguente programma:

28 aprile
1) A Jane di Matilde Stamm Vitiello
2) “L’abbazia di Northanger”: il più insolito ed al contempo tipico romanzo di J. Austen di Giada Greco
3) Una ragazza fuori moda” di Louisa May Alcott e “Mansfield Park” di Jane Austen di Romina Angelici

29 aprile
1) Perché amiamo Mr. Darcy di Patrizia Mureddu
2) ll giardino ben recintato di Elisa Zirotti
3) Un ringraziamento a Jane di Sabrina Spadaccini
4) A Woman of Much Importance del gruppo “New Loiterer”

30 aprile
1) La cura di Clara Gotto
2) Jane, un’incognita di Cristina Ascari
3) Sono solo storie di Micaela Barbuni

Vi auguriamo buone letture!

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Mansfield Park edizione speciale Bicentenario – Un’esclusiva JASIT

Mansfield Park: copertina dell’edizione speciale Bicentenario, a cura di JASIT
Mansfield Park: copertina dell’edizione speciale Bicentenario, a cura di JASIT

In occasione del bicentenario della pubblicazione di Mansfield Park il 9 maggio 2014, la Jane Austen Society of Italy (JASIT) desidera rendere omaggio a questo capolavoro e alla sua Autrice con un’edizione speciale, replicando l’iniziativa analoga del 2013 per celebrare il bicentenario di Orgogoglio e Pregiudizio.
Mansfield Park Bicentenary Edition 1814-2014, a cura della JASIT, è il frutto di un lavoro di squadra dei fondatori.
In particolare, Giuseppe Ierolli ha tradotto e curato il testo, corredandolo di numerose note esplicative e arricchendolo di altri scritti strettamente legati al romanzo, come Giuramenti di innamorati, la commedia che i protagonisti del romanzo tentano di mettere in scena, o Opinioni su Mansfield Park, la raccolta di giudizi composta all’epoca dalla stessa Jane Austen.Illustrazione-MPPetra Zari ha curato il progetto grafico, creando una copertina che, come nell’edizione speciale Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio del 2013, riprende la simbologia dei fiori con un Fior di loto (Nelumba nucifera) sotto la finestra georgiana di Mansfield Park ad indicare la «Purezza» dell’animo di Fanny.

All’interno, l’inizio del romanzo è introdotto da una sua illustrazione esclusiva.

Il risultato è un volume prezioso, nella veste e nel contenuto.
Chiunque desideri regalarsi e/o regalare un ricordo speciale di questo glorioso Bicentenario può acquistare Mansfield Park Bicentenary Edition 1814-2014, a cura della JASIT, su ilmiolibro.it a 17 euro (più spese di spedizione: € 3,90) cliccando sui Link Utili in fondo a questo post.

Quarta di copertina dell’edizione speciale per il Bicentenario, a cura della JASIT
Quarta di copertina dell’edizione speciale per il Bicentenario, a cura della JASIT

Scheda del libro
Mansfield Park
di Jane Austen
Traduzione di Giuseppe Ierolli
Illustrazioni di copertina, interne e progetto grafico di Petra Zari
Edizioni ilmiolibro.it – Narrativa
1a edizione  Aprile 2014
Formato 15×23
Copertina Morbida, a colori
Pagine 516, bianco e nero

Link Utili
-Per acquistare il libro, vai alla pagina di ilmiolibro.it
– Per leggere le prime pagine, vai all’anteprima.
– Consulta anche la scheda dell’Edizione Speciale JASIT Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio

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