Sono solo storie

E per concludere in bellezza il nostro “convegno virtuale” ecco Sono solo storie di Micaela Barbuni, una lettrice “forte” che solo di recente si è appassionata alle opere e alle vicende austeniane. Ringraziamo ancora una volta tutti i lettori / scrittori che hanno voluto partecipare al primo Speakers’ Corner di JASIT!

Mi sono avvicinata al mondo di Jane solo sulla soglia dei 40 anni e solo “invitata” con discrezione e tatto da un’estimatrice ed amica sua. Fino a quel momento le storie inventate da Jane mi apparivano distanti, incolori, pallide e prive di sostanza; ancorate agli orpelli e alle descrizioni degli ambienti, ai lunghi colloqui, educati, calibrati, prolissi e grammaticalmente troppo corretti.

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Jane, un’incognita

Cristina Ascari ci regala il suo contributo, intitolato Jane, un’incognita e dedicato alla passione che molti di noi nutrono per la biografia di Jane Austen.

Sono una lettrice esigente, non leggo di tutto. Un libro, prima di comprarlo, mi deve colpire per la trama, il titolo, la copertina e spesso comunque, nonostante questi fattori all’apparenza interessanti, rimango delusa, perché di romanzi belli ce ne sono pochi. È così che ho conosciuto per caso, tanti anni fa, questa autrice, tra i banchi di una libreria, decisa a trovare un libro per le vacanze estive. Dopo aver letto la trama, avevo pensato che Orgoglio e pregiudizio sembrasse abbastanza interessante da poterlo comprare.

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La cura

Eccoci giunti alla terza e ultima giornata dello Speakers’ Corner. Iniziamo con La cura, un contributo “intimista” firmato da Clara Gotto.

Intitolo questo contributo “La cura”, come la bellissima canzone di Battiato, perché per me leggere Jane Austen è fonte di benessere e quindi estremamente curativo. Se sono depressa e ho bisogno di ottimismo lo trovo nel bellissimo finale di Persuasion (Frederick Wentworth è l’uomo dei miei sogni). Se voglio ridere leggo Emma che è a mio parere il più simpatico e divertente. Quando mi sento vecchia, rileggo volentieri Northanger Abbey, che trovo moderno e vicino agli Young Adult adesso di moda! Isabella è attualissima, punta tutto sull’apparenza e insegue i giovanotti esattamente come fanno le ragazze odierne, senza dover trovare tutte le sue scuse (per questo mi è simpatica, all’epoca occorreva molto più talento).

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A Woman of Much Importance

Grazie allo Speakers’ Corner abbiamo conosciuto un gruppo di webwriters, riunite sotto il nome “The New Loiterer”, che come noi amano profondamente la letteratura e Jane Austen. Il loro contributo (a otto mani) si chiama A Woman of Much Importance.

Per noi del New Loiterer tutto è cominciato con Jane Austen, o con “Zia Jane”, come amiamo chiamarla nell’intimità dei nostri messaggi privati su svariati social network (specie alcune zitelle impenitenti che fingono spudoratamente di essere null’altro che una reincarnazione della nostra beniamina).

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Un ringraziamento a Jane

Sabrina Spadaccini ci racconta i motivi che la legano così profondamente a Jane Austen.

Jane Austen è sempre stata la mia scrittrice preferita.
Da lei ho imparato il significato di amore, amicizia, famiglia.
Le sarò infinitamente debitrice per avere allietato, con le sue pagine, molti momenti bui della mia vita.
Siamo state amiche, complici, colleghe (anche io scrivo).
Da più di 40 anni è con me, dentro di me…
Carissima Jane, grazie per tutto ciò che mi hai insegnato e donato!

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Il giardino ben recintato

Un articolo estremamente interessante, sul sapiente uso delle parole nelle opere di Jane Austen, è Il giardino ben recintato di Elisa Zirotti.

Nel vostro sondaggio avete chiesto: “Qual è l’aspetto della letteratura di Jane Austen che ti coinvolge maggiormente?” Ero proprio indecisa… Trama? Personaggi? Ironia? Linguaggio? Amo tutti quegli aspetti. Alla fine ho scelto “Altro” intendendo la Logica, che per me è ciò che fa la differenza, influenza e caratterizza tutti gli altri aspetti; è una sorta di “marchio di fabbrica”.

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