Fanny Price: qual è il suo carattere? È seria? È strana? È ritrosa?

Per il nostro Speakers’ Corner, Elisa Zirotti si interroga sulla protagonista di Mansfield Park.

Fanny è introversa.
Dal punto di vista psicologico, secondo Jung, “mentre il tipo estroverso si rapporta sempre prevalentemente a ciò che gli arriva dall’oggetto, l’introverso si rapporta sempre prevalentemente all’effetto prodotto sul soggetto dall’impressione esterna” e “tra la percezione dell’oggetto e la propria azione, frappone un’opinione soggettiva che impedisce alle azioni di assumere un carattere corrispondente al dato oggettivo” (cit. da C.G. Jung, Tipi psicologici) .

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Che donne! Brevi considerazioni sulle protagoniste di Jane Austen

Dallo Speakers’ Corner ecco l’intervento di Benedetta Lorenzoni.

Che belle le figure femminili di Jane Austen!
La mia preferita è Elizabeth: vivace, indipendente, intelligente, ironica, è una donna fresca e che, se fosse reale, rimarrebbe giovane anche da anziana. Una degna compagna per un uomo come Mr. Darcy, che desidera una donna stimolante, che lo aiuti a crescere. Non è troppo bella, non corrisponde a stereotipi, di allora e di oggi. Una donna alternativa, singolare, con una personalità. La troviamo nel romanzo giovanile di JA non a caso, a mio parere: delineata da una ventunenne (esattamente l’età di Lizzie) che io immagino acuta ed entusiasta come il suo personaggio. Eppure Lizzie non è poco realistica, vede il mondo e i suoi difetti con lucidità, senza illusioni ma senza cinismo: e io immagino la sua creatrice come il suo personaggio. Chissà se era veramente così.

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La maturazione personale delle giovani donne austeniane

Oggi presentiamo il contributo di Clara Gotto, che esplora come le personalità delle giovani donne austeniane maturino nel corso dei romanzi. 

Non sono una professionista quindi scriverò un commento assolutamente soggettivo che nasce dalle suggestioni che Jane Austen mi ha lasciato attraverso i suoi scritti. La caratterizzazione dei personaggi e la coerenza delle loro azioni è a mio parere ciò che rende credibili e ancora oggi attuali i romanzi di cui parliamo. Il panorama femminile presentato dalla Austen è molto vasto e vengono ritratti molti caratteri femminili diversi, fra protagoniste e figure secondarie.

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Le eroine di Jane Austen

Lo Speakers’ Corner è ora occupato da Lucia D’Alessandro, che condivide con noi la profondità dei suoi pensieri sulle eroine di Jane Austen. 

Quando ho letto dell’opportunità di poter scrivere delle amatissime eroine di Jane Austen, l’entusiasmo e la felicità sono state grandi. Così mi sono comodamente seduta davanti al mio pc, armata di tutto l’amore per questa scrittrice e della ferma intenzione di dare il meglio per elogiare, a giusta ragione, le giovani donne di sua creazione.

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Dedicato ad Anne Elliot

Per lo Speakers’ Corner, Roberta Ingrao dedica il suo articolo alla sua eroina austeniana preferita, Anne Elliot.

L’eroina austeniana che in assoluto amo di più è Anne Elliot di Persuasione. Un animo timido, sensibile, e remissivo. Seppur dotata di una profonda intelligenza e buon senso, Anne non riesce mai a farsi valere con i suoi familiari e accetta docilmente i consigli che Lady Russell le propina. In Anne, così come in altri personaggi della Austen, “l’essenziale è invisibile agli occhi”, perché dietro un’apparenza a prima vista insignificante, si nasconde una donna di grande valore, che serba in sé forza e coraggio.

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Ma le eroine di Jane Austen si fanno la barba?

Continuiamo la nostra sessione dello Speakers’ Corner con un articolo del nostro Giuseppe Ierolli.

Spesso si sente dire, o si legge, che Jane Austen ha sempre scritto più o meno lo stesso romanzo: fanciulle in cerca di marito, che alla fine lo trovano e si sposano felicemente, dopo aver subito qualche piccolo contrattempo. Ma è proprio così? Ovviamente no.

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