La recente scoperta di una prima edizione di Emma

2440370A00000578-0-image-a-5_1419436838163Avete “qualche” risparmio da parte?
In una libreria della città di York, Lucius Books, chi può permetterselo può acquistare un vero tesoro. La bottega, che si apre lungo la pittoresca strada di Fossgate, ha messo in vendita per la modica cifra di 97.500 sterline (circa 125.000 Euro) una prima edizione di Emma che può, senza tema di smentita, essere definita “intatta”.

Il volume è un unicum di straordinario valore, perché le pagine sono raccolte in una copertina di semplice cartone: possiamo immaginare che fosse sul punto di essere spedito dal rilegatore per essere rivestito in pelle… ma dal rilegatore, a quanto pare, non ci arrivò mai.

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Lo Speakers’ Corner… a portata di mano

Cari lettori,
vi ricordiamo che se avete piacere di rileggere e scaricare i testi che hanno dato vita al nostro recente Speakers’ Corner (15-18 dicembre 2014), trovate a disposizione sul nostro sito (https://www.jasit.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/12/Speakers-Corner-JASIT-dicembre-2014.pdf) il documento in formato PDF che li raccoglie tutti, impreziosito dalla copertina della nostra Petra Zari.
A questa seconda edizione dello Speakers’ Corner (che speriamo diventi una tradizione di JASIT, sempre desiderosa di ascoltare la vostra voce) hanno contribuito, nell’ordine: Romina Angelici, Giuseppe Ierolli, Roberta Ingrao, Lucia D’Alessandro, Clara Gotto, Benedetta Lorenzoni, Elisa Zirotti, e Mara Barbuni.
Buona lettura e a presto!

Speakers-Corner-dicembre2014

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Introduzione a Emma

Quest’anno cade il bicentenario della prima edizione di Emma (23 dicembre 1815), anzi, in effetti si tratta di un bicentenario che, come accadrà per i due romanzi postumi, si estenderà anche all’anno successivo, visto che l’edizione, pur se uscita alla fine del 1815, riporta come anno di pubblicazione il 1816.
Per cominciare i festeggiamenti di questo doppio bicentenario vi proponiamo l’Introduzione di Giuseppe Ierolli alla sua traduzione di Emma nel sito jausten.it, dove è ricostruita la storia editoriale del romanzo e sono riportate le numerose citazioni che Jane Austen gli ha dedicato nelle sue lettere.

Emma - 1816

In un manoscritto di poco successivo alla morte di Jane Austen, la sorella Cassandra trascrisse le date di inizio e fine del lavoro di scrittura dei sei “romanzi canonici”. Per Emma leggiamo: “iniziato il 21 gen. 1814, finito il 29 marzo 1815”. Nei mesi successivi il fratello Henry contattò John Murray, uno dei principali editori di Londra (con lui pubblicavano, fra gli altri, Byron e Walter Scott), e proprietario di una prestigiosa rivista letteraria, la “Quarterly Review”.

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Buone Feste da JASIT!

Buone Feste da JASIT

I più sentiti Auguri di Buone Feste e Buon 2015 da Jane Austen Society of Italy (JASIT)!
Mara Barbuni, Giuseppe Ierolli, Gabriella Parisi, Silvia Ogier, Petra Zari

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Speakers’ Corner n°2: fine lavori

speakerscorner-austenwomenCari lettori e scrittori,

siamo giunti alla conclusione del nostro “convegno virtuale”: quattro giorni in cui abbiamo pubblicato otto contributi che ci hanno permesso di avere, pur nel limitato spazio concesso dalla regola delle mille parole, un’ampia panoramica di pensieri e considerazioni sul tema: “Da Elizabeth a Fanny: il variegato universo delle giovani donne austeniane”.

Di seguito trovate i link agli articoli che hanno reso vivo e interessante il nostro convegno:

Romina Angelici, Da Elizabeth a Fanny: le eroine di Jane Austen
Giuseppe Ierolli, Ma le eroine di Jane Austen si fanno la barba?
Roberta Ingrao, Dedicato ad Anne Elliot
Lucia D’Alessandro, Le eroine di Jane Austen
Clara Gotto, La maturazione personale delle giovani donne austeniane
Benedetta Lorenzoni, Che donne! Brevi considerazioni sulle protagoniste di Jane Austen
Elisa Zirotti, Fanny Price: qual è il suo carattere? È seria? È strana? È ritrosa?
Mara Barbuni, Comicità, il tuo nome è Harriet 

Ringraziamo tutti coloro che hanno accolto il nostro invito, e anche chi ha partecipato o vorrà partecipare al dibattito nei commenti.

Speriamo di poter ripetere presto questa stimolante esperienza!

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Comicità, il tuo nome è Harriet

Chiude la seconda edizione dello Speakers’ Corner una riflessione firmata da Mara Barbuni.

Le protagoniste dei romanzi di Jane Austen sono caratterialmente molto diverse l’una dall’altra e si ritrovano a vivere esperienze che le rendono uniche e ben riconoscibili. Se dovessi assegnare a ciascuna di loro un epiteto — in una sorta di stile omerico, per così dire — sarei tentata di chiamarle: “Elinor la saggia”, “Marianne l’impulsiva”, “Elizabeth l’indipendente”, “Fanny la silenziosa”, “Emma la sognatrice”, “Catherine la credulona” e “Anne la nostalgica”. C’è però un personaggio femminile secondario che più di tutte le altre giovani donne austeniane si merita l’appellativo di “la comica”: è Harriet Smith.

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