Alla proiezione riservata alla stampa ci sarà anche JASIT. Ve lo racconteremo la prossima settimana.
Il conto alla rovescia per tutti gli appassionati italiani di Jane Austen è già iniziato. Il film di Whit Stillman, Love & Friendship, tratto dall’unico romanzo epistolare austeniano Lady Susan, uscirà nei cinema nazionali il prossimo 1° dicembre, col titolo Amore e Inganni.
L’uscita cade in un giorno quanto mai significativo perché inaugura nel migliore dei modi il mese nel quale si celebra il compleanno dell’autrice, nata il 16 dicembre del 1775.
Si tratta di un evento in piena regola perché da molti anni non si vedeva un film tratto da un’opera di Jane Austen: infatti, dopo Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright del 2005, che è l’ultimo dei film concepiti per il grande schermo, sono stati prodotti solo film o sceneggiati per la tv, l’ultimo dei quali è Emma, di BBC, del 2009 – mentre hanno proliferato i film “intorno a Jane Austen” (Alla ricerca di Jane, Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, ecc.).
JASIT ha già recensito in esclusiva questo film lo scorso maggio (poco dopo la sua uscita in diversi paesi tra cui il Regno Unito e gli Stati Uniti) grazie al contributo della nostra Mara Barbuni, cofondatrice di JASIT, che ha avuto modo di vederlo in Svizzera. (Recensione del film)
Ora, grazie alla società di distribuzione Academy Two, questo film arriva anche in Italia, dal 1° dicembre.
E JASIT avrà la preziosa opportunità di vederlo qualche giorno prima, alla proiezione riservata alla stampa alla presenza del regista e sceneggiatore, Whit Stillman. Nel darvi appuntamento alla prossima settimana per un resoconto di questa esperienza (con una piccola sorpresa), ripercorriamo in questo articolo i dettagli e la genesi del film.
Come nasce l’idea di trarre un film da Lady Susan?
Nelle note di regia che Academy Two ha messo a disposizione, Whit Stillman racconta la genesi del film, tra letture, amici, e… matrimoni.
«È iniziato tutto per puro divertimento, qualcosa su cui lavorare per puro piacere senza obiettivi precisi. Nel 1998 vivevo a Parigi ed ero in trattative per un progetto che sembrava naturale non si svolgesse a Londra. Anni dopo ero ancora alla ricerca di un progetto a lungo termine, senza scadenze immediate. Mi sono ritrovato coinvolto negli scritti della Austen per ragioni differenti e sono rimasto sorpreso nello scoprire Lady Susan Vernon. Ho parlato del libro con delle amiche scrittrici e con il fidanzato di una di loro, appena tornato da una tournée di uno spettacolo teatrale di cui era il produttore. Convinto che ogni piccolo produttore teatrale potesse potenzialmente essere un produttore cinematografico, ho coinvolto Trevor Brown nella sfida di produrre un film tratto da “Lady Susan”. Trevor mi ha aiutato a scrivere la sceneggiatura e a focalizzare l’attenzione sul personaggio della giovane Frederica. Trevor ha poi sposato la sua fidanzata americana e si è trasferito a New York ma il suo nome è presente nei titoli di coda come produttore associato e drammaturgo.»
La protagonista
Mi congratulo con te e con Mr. Vernon per essere in procinto di ospitare nella vostra famiglia, la più completa civetta d’Inghilterra.
(Lady Susan, Lettera 4, Mr. De Courcy a Mrs. Vernon)
Il compito di dare vita cinematografica a questa campionessa di seduzione ed egoismo è stato affidato da Whit Stillman a Kate Beckinsale, attrice inglese con cui ha già lavorato nel film The last days of disco (1998). Due curiosità: nel film appena citato, la coprotagonista era Chloë Sevigny, la stessa attrice che Stillman ha voluto anche in Amore e Inganni nella parte di Mrs. Alicia Johnson, amica e confidente di Lady Susan; inoltre, Kate Beckinsale ha già impersonato un’eroina austeniana nel 1996 nel film Emma, tratto dall’omonimo romanzo e prodotto da ITV.
Jane Austen ci regala una descrizione dettagliata della protagonista affidandone il ritratto a uno dei personaggi che ruotano intorno a Lady Susan, sua cognata Mrs. Vernon. Apparentemente, la descrizione sembra benevola ma alcuni dettagli (ad es., la presunta vera età di Lady Susan e la sua palese avversione per la cognata) rivelano una realtà ben diversa.
– Lettera 6 – Mrs. Vernon a Mr. De Courcy –
Ebbene, mio caro Reginald, ho conosciuto questa pericolosa creatura, e te ne darò una sommaria descrizione, anche se spero che presto potrai giudicarla di persona. È davvero estremamente attraente. – Per quanto tu possa mettere in dubbio il fascino di una Signora non più giovane, da parte mia non posso che affermare di aver visto raramente una donna bella come Lady Susan. – È di un biondo delicato, con begli occhi grigi e ciglia scure; e dall’aspetto non le si darebbero più di venticinque anni, benché debba averne in realtà dieci di più. – Non ero certamente propensa ad ammirarla, anche se ho sempre sentito parlare della sua bellezza; ma non posso fare a meno di rendermi conto di come possieda una non comune unione di Armonia, Brillantezza e Grazia. – Il suo modo di rivolgersi a me è stato così gentile, franco e persino affettuoso, che se non avessi saputo quanto mi abbia sempre avversata per aver sposato Mr. Vernon, e che non ci eravamo mai incontrate, l’avrei presa per un’amica intima. – Si è propensi credo a collegare la civetteria con l’insolenza, e ad aspettarsi che un animo sfacciato sia accompagnato da modi altrettanto sfacciati; io almeno mi ero preparata a trovare in Lady Susan una certa misura di confidenza sconveniente; ma ha un atteggiamento dolcissimo, la voce e i modi di un’accattivante soavità. – Mi dispiace che sia così, perché cosa può essere se non una Finzione? – Sfortunatamente la si conosce troppo bene. – È intelligente e simpatica, ha tutta quella conoscenza del mondo che rende disinvolta la conversazione, e parla molto bene, con una felice proprietà di Linguaggio, che credo sia troppo usata per far sembrare Bianco ciò che è Nero. – Mi ha già quasi persuasa del suo ardente attaccamento alla figlia, anche se da tanto ero convinta del contrario. Ne parla con una tale tenerezza e una tale trepidazione, lamentando così amaramente la negligenza nella sua educazione, che tuttavia definisce come assolutamente inevitabile, che sono costretta a rammentare quante primavere una di seguito all’altra sua Signoria ha trascorso a Londra, mentre la figlia era abbandonata nello Staffordshire nelle mani di domestiche o di una Istitutrice poco meglio di loro, per trattenermi dal credere a tutto ciò che dice.
Che cosa vedremo…
(dalla sinossi del film)
L’affascinante giovane vedova Lady Susan Vernon si reca in vacanza a Churchill per scoprire gli ultimi pettegolezzi che circolano nella buona società. Il suo soggiorno a Churchill potrebbe rivelarsi molto utile per assicurare un buon partito a sé e uno alla sua giovane figlia, Frederica in età da marito. Ma la situazione si complica.
Le sue maniere seducenti attirano l’attenzione del ricchissimo pretendente alla mano di sua figlia Sir James Martin, con il suo comportamento nei confronti di Mr Manwaring rende gelosa e infelice la moglie e con le attenzioni dedicate a Reginald DeCourcy, priva la sorella di Mr Manwaring, un’amabile fanciulla, del suo innamorato.
Le donne della famiglia sono unite contro di me – dichiara Lady Susan Vernon – che sarà costretta, complice la sua più cara amica e confidente Alicia, a cambiare strategia…
I Janeite italiani potranno scoprire come Whit Stillman e gli attori hanno tradotto nel linguaggio cinematografico questo superlativo e modernissimo esempio di graffiante ironia a partire dal 1° dicembre, quando il film uscirà nelle sale italiane.
Per ingannare l’attesa, vi invitiamo innanzitutto a cogliere l’occasione per (ri)leggere il romanzo (nella pagina EDIZIONI ITALIANE è disponibile l’elenco di tutte le edizioni di Lady Susan).
Inoltre, vi diamo appuntamento alla prossima settimana con un resoconto della proiezione riservata alla stampa alla presenza del regista Whit Stillman, a cui avremo il piacere di partecipare.
A presto!
Nota:
nell’articolo, i testi in italiano tratti dal romanzo Lady Susan sono nella traduzione di G. Ierolli
(Bologna, Italy) – Diplomata Traduttrice e Interprete e laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha lavorato come traduttrice e da anni si occupa di marketing e comunicazione aziendale. Il suo maggiore interesse libresco è la letteratura scritta dalle donne. Ha letto Jane Austen per la prima volta a vent’anni (Orgoglio e Pregiudizio). Nel dicembre 2010 ha aperto il blog monografico Un tè con Jane Austen e nel 2013 ha fondato Jane Austen Society of Italy (JASIT), di cui è presidente.