In questo articolo, propongo una breve guida per chiunque desideri recarsi in visita al famoso Chawton Cottage, la casa dello Hampshire che fu la dimora (molto amata) di Jane Austen, sua madre e sua sorella Cassandra dal 1809 e che oggi è diventato un museo, il Jane Austen’s House Museum. Troverete qualche consiglio su come vivere al meglio questa piacevolissima visita, che non può mancare nel diario di viaggio di ogni Janeite.
Posso anticipare a chi non c’è mai stato, e ricordare a chi invece ci è già andato, che in questo luogo ci si sente esattamente “dentro” la vita, i romanzi, le lettere di Jane Austen tanto che, mentre si passeggia nel giardino o si sosta in una delle stanze, ci si aspetta di vederla arrivare da un momento all’altro, o di udirne la voce.
Particolare emozione suscita sempre quello che è forse il pezzo forte del museo, il leggendario tavolino sul quale Jane scriveva le gustosissime lettere e gli appassionanti romanzi che abbiamo imparato ad amare.
Non aveva una stanza tutta per sé ed è sorprendente come sia riuscita a trovare la concentrazione giusta per comporre i suoi mirabili scritti su questo ripiano così piccolo per di più posizionato nel soggiorno, nel bel mezzo della vita quotidiana e familiare, davanti all’ampia finestra che dà sulla strada, teatro di un vivace via vai. Ma forse è proprio questa collocazione ad aver alimentato la sua fervida mente.
– Un po’ di storia
È il luglio del 1809 quando le tre donne Austen, Jane, Cassandra e la madre, insieme all’amica di famiglia Martha Lloyd, si stabiliscono in una casa, un cottage, di proprietà del ricco Edward, il terzogenito degli Austen (adottato, come era consuetudine a quei tempi, da alcuni parenti ricchi e senza eredi, i Knight), che a Chawton possedeva anche la splendida Chawton House, poco lontano.
Per Jane, sua sorella e la madre è la fine di un periodo difficile, iniziato nel gennaio 1805 con la morte del reverendo George Austen, il padre. Fino alla sistemazione a Chawton, le tre donne hanno abitato in più luoghi, ospiti di parenti, e il lungo silenzio della Jane scrittrice, che in questi anni non riesce nemmeno a concludere The Watsons (I Watson), appare a molti critici (nonché a molti appassionati) come un sintomo di una condizione d’animo segnata dall’instabilità e dall’incertezza materiali.
Chawton è un piccolo paese vicino a Alton, nello Hampshire. È nella stessa contea in cui si trova Steventon, il paese dove Jane, la sorella e tutti i loro fratelli sono nati e cresciuti, e che fu lasciata a malincuore da Jane nel 1801 quando il padre, il rev. Austen, aveva deciso di lasciare il rettorato al figlio primogenito James per trasferirsi a Bath con moglie e le due figlie. Possiamo dunque immaginare quale potesse essere la gioia di Jane (e presumibilmente anche di sua sorella Cassandra e di Mrs. Austen) nel ritornare in pianta stabile esattamente alle origini.
La casa, ben strutturata e con un ampio giardino, è inoltre in una buona posizione, proprio all’incrocio della strada che porta a Winchester, quindi nel pieno della vita del piccolo centro e comoda a quelli che oggi definiremmo servizi.
Che Jane si senta davvero a casa in questo luogo è testimoniato da una poesia che Jane scrive appena venti giorni dopo l’arrivo a Chawton, destinata al caro fratello Frank, in quel momento imbarcato in Estremo Oriente. Uno dei versi riferisce che stanno bene e che our Chawton home è già una dimora dove tante comodità (many comforts) ristorano la loro vita ma anche il loro animo.
Non a caso, da questo momento Jane ritrova l’energia giusta per tornare a scrivere: sul tavolino del soggiorno, rivede Sense and Sensibility (Ragione e Sentimento) e Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), che vengono pubblicati negli anni seguenti, e compone Mansfield Park, Emma e Persuasion (Persuasione).
– Come arrivare a Chawton e al Jane Austen’s House Museum
Il mio consiglio è di riservare un’intera giornata alla visita alla casa di Chawton per godersi appieno non solo il museo ma anche alcuni punti di interesse intorno a questo luogo magico.
Inoltre, raccomando sempre di arrivare a Alton con il mezzo che si preferisce ma poi di proseguire a piedi per Chawton concedendovi la stessa passeggiata che Jane Austen faceva nei suoi andirivieni da e per Alton, dove poteva spedire le lettere, fare acquisti, prendere la carrozza per Londra.
Per chi sceglie di usare l’auto: può essere utile lasciarla a Alton nel parcheggio dell’hotel Swan, in High Street, con parchimetro e pagamento orario (coordinate per il vostro navigatore: 51°08.910 N / 00°58.477 W) e proseguire a piedi; per i più pigri, c’è il parcheggio proprio davanti al cottage di Chawton (coordinate: 51°08.000 N / 00°59.333 W).
A Alton si può arrivare comodamente con il treno: da Londra è circa un’ora e mezza di viaggio ed avrete la possibilità di stare seduti ad ammirare la bella campagna inglese che scorre davanti ai vostri occhi .
Una volta arrivati a Alton ed usciti dalla stazione, vi ritroverete su Normandy Street.
Se andate a sinistra, potete cominciare subito il cammino verso la casa di dear Aunt Jane, raggiungendo la High Street. Tenete sott’occhio la mappa del Jane Austen Trail. Vi sarà molto utile!
In questo modo, cogliete l’occasione anche per vedere un po’ Alton, che è delizioso, assolutamente British. Lungo il vostro cammino, la mappa vi segnalerà molti punti di interesse.
In aggiunta, vi segnalo anche due librerie imperdibili per tutti i bibliofili: la Secondhand, proprio in Normandy Street (n.43-45) e la Holybourne Rare Books al n.7 di Market Street, a cui arrivate comodamente da High Street.
Complessivamente, fino a Chawton è una passeggiata di una ventina di minuti ma se vi fermate ad ammirare tutto, come è inevitabile, impiegherete più tempo; avrete però il piacere di inoltrarvi nel bel mezzo della tipica campagna inglese, con cottage e prati a perdita d’occhio.
C’è solo un punto che richiede un po’ di attenzione per attraversare la strada, perché molto trafficato, tra The Butts Road, Whitedown Lane e Winchester Road con due rotonde contigue. Ma è l’unico momento in cui la realtà contemporanea ci strappa al nostro viaggio nel tempo di Jane Austen.
Lungo il cammino dovrete percorrere un piccolo sottopasso pedonale e ciclabile. Una volta riemersi, avrete la sensazione di essere davvero in un’epoca diversa e di lì a poco la potrete toccare con mano. Il Cottage, infatti, è poco distante.
Una volta arrivati al Chawton Cottage, la casa di Jane Austen, sbizzarritevi a perlustrare la zona circostante, dal famoso cartello posto all’incrocio della Winchester Road ai locali antistanti la casa, e poi concedetevi tutto il tempo che volete per visitare tutta la casa ed il giardino.
Non mancate di passare in cucina dove potete confezionare dei sacchetti di stoffa pieni di lavanda del giardino della Zia e cimentarvi con la scrittura con la penna e l’inchiostro.
Non stupitevi se scoprirete di averci passato alcune ore…
– Cassandra’s Cup
Una volta usciti, consiglio di fermarvi in questa sala da tè e ristorarvi restando ancora immersi nell’atmosfera austeniana. Il Cassandra’s Cup si trova esattamente di fronte al cottage di Jane ed è un luogo delizioso dove potete gustare un pranzo o una merenda principeschi a prezzi abbordabili (per la media inglese). Oltre all’immancabile tè, consiglio vivamente le torte (che fanno bella mostra davanti all’entrata) e gli ottimi sandwich. Il massimo è il vero High Tea inglese.
Questo è anche un B&B perciò potete prenotare una stanza e togliervi la soddisfazione di dormire esattamente davanti alla casa della Zia.
– Chawton House
Per smaltire i sensi di colpa per le leccornie che di certo non vi farete mancare al Cassandra’s Cup, consiglio una imperdibile passeggiata di qualche minuto fino alla Chawton House, la splendida dimora di Edward, fratello di Jane, oggi biblioteca dedicata alle donne scrittrici.
É il luogo magico in cui la BBC ha ambientato il documentario Pride and Prejudice: having a ball (di cui abbiamo già parlato anche su JASIT) e dove il prossimo 15 giugno questo ballo sarà replicato e aperto al pubblico.
– St. Nicholas Church
Sulla destra, all’entrata di Chawton House, c’è questa chiesa che fu completamente ricostruita dopo un devastante incendio nel 1871. Visitarla è d’obbligo perché all’interno si trovano innumerevoli tracce della famiglia Austen, soprattutto di Edward e sua moglie Elizabeth. Il punto di interesse più forte resta comunque il cimitero circostante, dove si trovano le tombe di Cassandra Austen, l’amata sorella di Jane, e della loro madre, Mrs. Austen.
– Da Alton a Winchester
Se ne avete la possibilità, concedetevi una mezza giornata per una deviazione a Winchester, per visitare la tomba di Jane Austen nella splendida cattedrale, nonché l’ultima dimora di Jane, in College Street 8, dove la scrittrice visse gli ultimi mesi assistita da Cassandra. Attenzione: la casa è privata e NON è possibile visitarne l’interno.
Da Alton, è possibile prendere l’autobus n.64 in stazione o nel centro del paese, sulla High Street. Con circa un’ora di viaggio nella campagna si arriva nella splendida Winchester.
– Prima di partire
Stampate la preziosissima mappa del Jane Austen Trail e mettetela in valigia.
Informatevi sugli orari di apertura del Jane Austen’s House Museum nonché del Cassandra’s Cup, per non perdere l’occasione di un pranzo o una merenda molto inglese e austeniana a fine visita.
Se volete visitare l’interno di Chawton House, ricordate di prenotare.
Verificate anche gli orari dell’autobus per Winchester se pensate di andare a visitare la tomba di Jane Austen.
– Per saperne di più: mappe, siti, orari
Il sito del National Rail dove verificare gli orari dei treni per Alton
Il sito di Alton
La mappa del Jane Austen Trail, per seguire il percorso a piedi da Alton a Chawton senza perdere un solo punto di interesse, e il sito.
Il sito di Chawton e come arrivarci
Il sito del Jane Austen’s House Museum per verificare gli orari di apertura, i prezzi del biglietto e gli eventuali eventi in programma
Il sito della sala da tè (nonché B&B) Cassandra’s Cup, di fronte alla casa di Jane Austen
il sito di Chawton House e la pagina per organizzare una visita
Prenotare il Pride and Prejudice Ball del 15 giugno
Per chi desidera pernottare in loco, la mappa degli alberghi e B&B di Alton e Chawton
Il sito con le informazioni turistiche su Winchester per chi desidera visitare la tomba di Jane Austen nella cattedrale
Il sito di Stage Coach Bus per conoscere orari e percorsi degli autobus
Poesia Mio carissimo Frank del 26 luglio 1809 (Our Chawton home)
– Per un’anteprima sulla casa di Chawton e dintorni:
Post di Un tè con Jane Austen
Post di La Collezionista di Dettagli
Pagina di jausten.it
(Bologna, Italy) – Diplomata Traduttrice e Interprete e laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha lavorato come traduttrice e da anni si occupa di marketing e comunicazione aziendale. Il suo maggiore interesse libresco è la letteratura scritta dalle donne. Ha letto Jane Austen per la prima volta a vent’anni (Orgoglio e Pregiudizio). Nel dicembre 2010 ha aperto il blog monografico Un tè con Jane Austen e nel 2013 ha fondato Jane Austen Society of Italy (JASIT), di cui è presidente.
12 commenti
Mi emoziono al solo leggerne e vederne le immagini, non oso immaginare che sensazioni potrei provare quando ci andrò di persona.
Prima di andarci, ero solita dire con assoluta certezza che, una volta in loco, sarei stata la perfetta dimostrazione vivente che la sindrome di Stendhal esiste. Ero sicura che sarei stata così catturata dall’emozione data dal luogo e dall’essere proprio lì che sarei svenuta, almeno.
Il giorno della visita, arrivando, mi è bastato vedere la casa da lontano, e sono ammutolita (chi mi conosce sa che è un evento contrario alla mia fisiologia). Per le oltre tre ore di visita, non ho detto una parola. Una silenziosissima, estasiata Janeite completamente persa nel Paese delle Meraviglie Austeniane.
Quando sarai tornata, mi saprai dire.
” Fingere il candore è piuttosto comune, si riscontra dappertutto. Ma essere candidi senza ostentazione o secondi fini, prendere la parte buona di ognuno e metterla in evidenza, e non dire nulla di quella cattiva, è qualcosa che appartiene solo a te”.
(Il ritratto perfetto di Jane – Bennet – come solo sua sorella Lizzy avrebbe potuto disegnare, attraverso la penna di Jane – Austen). Grazie per questa citazione.
Chawton Cottage è una meraviglia e vale la pena visitarlo…
Che bello sarebbe poterci andare!!!!
Purtroppo sono da sola e non ho nessuno con cui andarci…
Lancio perciò una proposta “indecente”: perché non ci organizziamo in un gruppetto, magari per l’anno prossimo, e ci facciamo un bel soggiorno lì?
Io sono stata una sola volta a Londra 5 anni fa e, pur conoscendo l’inglese, non lo parlo da anni, inoltre lavoro come impiegata e non posso prendere le ferie quando voglio, è necessario che le concordi col capufficio….
Sarei felice se qualcuna di voi volesse condividere questa esperienza, anche se non ci conosciamo personalmente, in modo da poter apprezzarla appieno.
Un abbraccio a tutte,
Francy P.
La tua proposta non è affatto indecente, credo sia nella mente di molte persone che, per vari motivi, non riescono a condividere questa visita con chi hanno vicino e cercano qualcuno che faccia lo stesso percorso. E’ una bellissima idea.
Non mancheremo, tutti noi che frequentiamo questo blog, di tenerlo presente. E chissà che, prima o poi…
Innanzitutto complimenti per il sito a dir poco meraviglioso!
A settembre farò un viaggio in Gran Bretagna e soggiornerò a Bath, cercherò di immedesimarmi in Anne Elliot…la mia preferita!!!
Grazie mille per questo meraviglioso articolo! Ho in programma di andare a visitare Chawton fra un paio di settimane, e i vostri consigli mi saranno utilissimi!!!
Non vedo l’ora! 🙂
Grazie a te, @Phoebes! Sarà una bellissima esperienza di conoscenza diretta di Jane Austen e del suo mondo, reale e letterario. Non esitare a passare nuovamente di qui per raccontarci com’è andata questa visita speciale a casa di “dear Aunt Jane”. Buon viaggio! (e… portale i nostri saluti!)
Ciao!
Sono tornata ieri in Italia, da Jane sono stata sabato scorso, e non esito a dire che è stato probabilmente il giorno più bello di tutta questa meravigliosa vacanza!
Grazie ancora per i vostri prezioni consigli!
I luoghi della vita di Jane nn li ho mai visitati, ma… anche solo mirandoli attraverso l’web possiamo idealmente vivere e rivivere il suo ritmo poetico che mai cesserà…