Leggendo le lettere e le biografie familiari, siamo consapevoli che Jane Austen non condusse affatto quella vita ritirata che ancora oggi troppo spesso viene evocata quando si parla di lei, bensì viaggiò molto, anche se non nel senso moderno del termine.
Se è vero, infatti, che non uscì mai dai confini della sua patria, è altrettanto vero che, in un’epoca in cui gli spostamenti erano più lenti e faticosi (un viaggio in carrozza metteva alla prova anche il fisico più robusto), Jane Austen non perdeva occasione per andare a trovare amici e parenti anche al di fuori della contea in cui dimorava: moltissimi sono i luoghi dell’Inghilterra in cui mise piede anche solo per pochi giorni o settimane, e che in molti casi sono diventati scenari ideali per le vicende dei suoi personaggi romanzeschi – come ricorda la biografia in forma di diario di viaggio Jane Austen. I luoghi e gli amici di Consance Hill, edita da Jo March Agenzia Letteraria, a cura di JASIT, alla quale ci ispiriamo per la nostra serie di articoli dedicati ai luoghi austeniani.
Oggi, concludiamo questa serie di articoli sulle strade di Austenland approdando alla capitale del Regno Unito, Londra.
Miss Austen cominciò presto a frequentare Londra, dato che di frequente trascorreva là alcuni giorni durante i viaggi tra lo Hampshire e il Kent.
(Constance Hill, “Jane Austen. I luoghi e gli amici”, incipit cap. XIX)
La presenza di Jane Austen a Londra è una costante della sua vita poiché ebbe molte e svariate occasioni di recarvisi e soggiornarvi nel corso degli anni, e ancora oggi i luoghi in cui andare a cercarne le tracce sono più numerosi di quanto si possa credere.
Non tutti sono sopravvissuti al trascorrere dei due secoli che ci separano dalla sua epoca. Ad esempio, Carlton House, la residenza del Principe Reggente dove Jane fu convocata il 13 novembre 1815 proprio per volontà del principe stesso, suo grande ammiratore, non esiste più.
Il Reggente la fece demolire nel 1827, preferendole la Queen’s House (l’attuale Buckingham Palace), così che oggi a Waterloo Place nulla rimane a testimonianza dello splendido palazzo che fu scenario di questo notevole evento nella vita dell’autrice.
Nonostante alcune altre defezioni simili, è ancora possibile compiere un lungo e interessante tour austeniano all’interno della città.
Analogamente a quanto ha fatto Constance Hill nell’opera citata più sopra, basterebbe lasciarsi guidare dalle lettere, dal Memoir (Ricordo di Jane Austen, di James Edward Austen-Leigh) e dai romanzi per tracciare una fitta mappa di luoghi da vedere seguendo i suoi passi londinesi in giro per acquisti, oppure agli spettacoli teatrali e alle mostre d’arte.
Ad esempio, si può visitare il negozio di Twinings, dove Jane si approvvigionava per il tè:
Mi dispiace sentire che c’è stato un aumento del tè. Non ho intenzione di andare da Twining se non sul tardi in giornata, quando potremo ordinare una provvista fresca.
(Lettera di sabato 5 marzo 1814, da Jane, Henrietta Street, Londra, a Cassandra, Chawton)Immagino che la Mamma si ricordi di non avermi dato i Soldi per pagare Brecknell e Twining e i miei fondi non saranno sufficienti.
(Lettera di sabato 9 marzo 1814, da Jane, Henrietta Street, Londra, a Cassandra, Chawton)
Si può andare in uno dei teatri dove Jane amava assistere agli spettacoli, ad esempio nel West End, al Drury Lane Theatre,
Ci siamo assicurati i posti al Drury Lane per sabato, ma la smania di vedere Mr Keen è così grande che abbiamo potuto prendere solo una 3ª e una 4ª fila. – Shylock – Una bella commedia per Fanny. Non credo che ne sia rimasta molto colpita.
(Lettera di mercoledì 2 – giovedì 3 marzo 1814, da Jane, Henrietta Street, Londra, a Cassandra, Chawton)
oppure al Covent Garden Opera House:
Fanny e le due bambine sono andate a prenotare i Posti per stasera al Covent Garden; Clandestine Marriage e Midas. Il secondo sarà un eccellente spettacolo per L. e M.
(Lettera di mercoledì 15 – giovedì 16 settembre 1813, da Jane, Henrietta Street, Londra, a Cassandra, Chawton)
Ma, soprattutto, si possono vedere le case in cui era solita abitare quando era in città.
Durante i suoi frequenti soggiorni a Londra, infatti, Jane era ospite del fratello Henry, all’epoca banchiere e stabilmente residente nella capitale, e di sua moglie Eliza, in Sloane Street al numero 64. L’edificio visibile oggi non è quello originale, perché in seguito fuabbattuto e ricostruito.
Una volta rimasto vedovo nel 1813, Henry si trasferì al numero 10 di Henrietta Street, in Covent Garden, dove aveva sede anche la sua banca – e qui è possibile ammirare il palazzo originale e immaginare Jane Austen che varca proprio questa soglia.
Poco tempo dopo, Henry acquistò una casa al numero 23 di Hans Place, vicino Knightsbridge,
che negli anni seguenti fu abbattuta e ricostruita così come appare ancora oggi:
Che Jane Austen conoscesse bene la capitale lo confermano anche i tanti scenari londinesi che appaiono nei suoi romanzi: basti pensare ai tanti posti in cui accompagniamo le sorelle Dashwood durante la lunga, e triste, permanenza in città, in Ragione e Sentimento; o a come due strade, Grosvenor Street (nel cuore del ricco quartiere di Mayfair) e Cheapside diventino il simbolo stesso del divario sociale ed economico che divide i Bingley e gli Hurst dai Gardiner, zii di Elizabeth Bennet, in Orgoglio e Pregiudizio…
L’elenco dei luoghi londinesi nei romanzi austeniani potrebbe essere ancora molto lungo e può diventare un ulteriore pretesto per arricchire la mappa di questo tour ideale.
Ma nessuna passeggiata nella Austenland della capitale può prescindere da quelli che considero i luoghi austeniani per eccellenza: la National Portrait Gallery e la British Library.
Non esistevano ai suoi tempi e, di conseguenza, non sono direttamente legati all’autrice, eppure la sua presenza qui è vivissima perché vi troviamo alcune tra le testimonianze più preziose della sua vita umana e letteraria.
La National Portrait Gallery, situata in St Martin’s Place (entrata gratuita), custodisce gli originali dei ritratti più famosi di Jane Austen, a partire dall’unico ritratto autentico, eseguito a matita e acquerello dalla sorella Cassandra intorno al 1810.
Lo si può ammirare dal vivo nella stanza n.18:
Date le sue dimensioni assai ridotte (poco più di una cartolina), il ritratto non è appeso al muro ma è custodito in una teca che poggia sul pavimento, visibile a destra.
La British Library si trova a St. Pancras in un edificio modernissimo e funzionale. Anche qui l’entrata è gratuita.
All’interno, in fondo sulla sinistra, si apre la Sir John Ritblat Gallery con i suoi Treasures of the British Library (Tesori della British Library). Una volta entrati, la prima teca a sinistra mostra dei veri gioielli austeniani: innanzitutto, lo scrittoio portatile di Jane Austen (immagini tratte dal sito della British Library)
e il manoscritto del volumetto della sorprendente History of England (Storia d’Inghilterra) scritto da Jane nel 1791 (appena quindicenne) e illustrato da Cassandra (immagini tratte dal sito della British Library):
La British Library custodisce anche altri manoscritti e oggetti austeniani, non presenti nella sala: alcune lettere, lo spartito di musica copiato da Jane, una scatola porta spilli, i volumi 2 e 3 dei Juvenilia, i capp. 10 e 11 di Persuasione, le Opinioni su Mansfield Park e Emma. E tanti altri gioielli. Nei link utili qui sotto sono disponibili i collegamenti.
Qui si chiude la nostra passeggiata austeniana per Londra ma ci auguriamo che questa, insieme a tutte le precedenti, siano state di aiuto a chiunque desideri conoscere meglio Jane Austen anche attraverso i luoghi in cui è vissuta. Non ci resta che augurare a tutti “Buon viaggio in Austenland”.
Link Utili
– National Portrait Gallery, il ritratto di Jane Austen eseguito da Cassandra
– National Portrait Gallery, pagina con tutti i ritratti di Jane Austen
– British Library, mappa del piano terra, con la sala dei Treasures of the British Library
– British Library, pagina dei tesori austeniani
– British Library, pagina con altri tesori austeniani, tra cui lo scrittoio portatile
– Le citazioni dalle lettere sono nella traduzione di Giuseppe Ierolli (fonte: jausten.it)
– Un mini tour nei luoghi di Jane Austen con le altre tappe dei Due passi per Austenland
(Bologna, Italy) – Diplomata Traduttrice e Interprete e laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha lavorato come traduttrice e da anni si occupa di marketing e comunicazione aziendale. Il suo maggiore interesse libresco è la letteratura scritta dalle donne. Ha letto Jane Austen per la prima volta a vent’anni (Orgoglio e Pregiudizio). Nel dicembre 2010 ha aperto il blog monografico Un tè con Jane Austen e nel 2013 ha fondato Jane Austen Society of Italy (JASIT), di cui è presidente.
1 commento
Che bellissimo e imperdibile itinerario! Grazie, preziosissimi suggerimenti da seguire e pregustare!