Le radici di Jane Austen nello Hampshire

Vi offriamo qui la traduzione di un sognante articolo di Sophie Campbell alla scoperta delle radici di Jane Austen (pubblicato sul Telegraph lo scorso 16 aprile). Potreste trovarlo utile come una piccola guida per un meraviglioso viaggio nei luoghi di Jane! Scrive Campbell:

Ci troviamo sotto una disordinata fila di alberi inglesi, a sbirciare un deserto campo dello Hampshire che si stende al di là di una recinzione di filo spinato. Fa così freddo che la terra stessa sembra stretta nella sua morsa, mentre digrada in direzione di una siepe, una cancellata e una stradicciola di campagna. Questo è il luogo dove nacque Jane Austen, ma non si vede alcuna insegna marrone (in Inghilterra i luoghi di interesse turistico sono contrassegnati da indicazioni su fondo marrone, NdT). Non si vede neppure una casa: il rettorato di Steventon, con le sue sette stanze, il suo rustico porticato, l’orto di Mrs Austen e il granaio dove Jane e i suoi fratelli giocavano, sono scomparsi da tempo.

E tuttavia noi guardiamo. La nostra celebre romanziera potrebbe aver rotolato giù da questa collina quand’era bambina, come Catherine Morland in L’abbazia di Northanger. O anche no, ma questo è il bello del turismo letterario: puoi sognare.

Quest’anno, come forse avrete notato, è il bicentenario della pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio, il romanzo più amato di Austen.

Sono anche passati cinquant’anni dalla morte di C.S. Lewis, quaranta dalla morte di J.R.R. Tolkien, è il centenario della nascita del compositore Benjamin Britten, il bicentenario della nascita dell’esploratore e missionario David Livingstone, e sono passati 250 anni dalla nascita del radicale William Cobbett. Tutte queste ricorrenze saranno celebrate con una grande quantità di passeggiate, giri turistici ed eventi vari.

Gli anniversari sono un grosso affare, e Orgoglio e pregiudizio costituisce un’occasione perfetta: pubblicato per la prima volta nel 1813, ha vissuto una rinascita dopo l’adattamento televisivo della BBC in cui Colin Firth nel ruolo di Mr Darcy si tuffava nel lago per riemergerne come una specie di sex symbol. Da quel momento, Jane Austen e i suoi romanzi si sono fatti sensuali.

Sto percorrendo il Jane’s trail (“cammino di Jane”) con una guida, ex accademico, di nome Phil Howe e due affascinanti Janeites, o ammiratori, americani, che molto tempo fa hanno visitato Bath e Chawton (sedi rispettivamente del Jane Austen Centre e del Jane Austen’s House Museum) e ora vogliono sapere di più dei primi anni della scrittrice, spesi in questa meno nota parte dello Hampshire.

Austen visse a Steventon fino all’eta di 26 anni, trasferendosi di malavoglia a Bath in occasione del pensionamento del padre, nel 1801, per ritornare poi a trascorrere i propri ultimi anni a tredici miglia di distanza dal rettorato, a Chawton. Lì ella rimise mano a “P&P” (Orgoglio e pregiudizio), come lo chiama Phil, a “S&S” (Ragione e sentimento) e a “NA” (L’abbazia di Northanger), e scrisse Mansfield Park, Emma e Persuasione.

Quando chiedo a Phil se anche lui va in visita a Bath, inorridisce come se gli avessi fatto una domanda su Sodoma e Gomorra. No, è questa la gentile, tranquilla parte dell’esistenza di Jane Austen, e il nostro giro nel paesaggio a sudovest di quello che è stato il mercato più vicino alla sua casa, Basingstoke, dimostra che quella vita è rimasta sorprendentemente immutata.

Ampie distese di terra calcarea sono costellate di boschi; i cottage di mattoni e selce si annidano sotto lindi tetti di stoppia, e le porte delle chiese hanno tutte il chiavistello. Molta parte del territorio è ancora proprietà privata, cesellata in forma di vaste tenute, molte delle quali erano probabilmente note a Jane, che ne conosceva gli abitanti, andava ai loro balli e poi li trasferiva, con la sua sottile ironia, nel mondo dei suoi romanzi.

“All’inizio del Settecento questa era comune terra tenuta a pascolo”, spiega Phil, fermando la macchina a cospetto di un’ampia vallata e così allontanando il rombo della M3 che passa di sotto. “Per molta parte della vita di Jane siamo stati in guerra: c’erano 4000 truppe a Basingstoke e 6000 a Winchester, e il blocco navale francese aveva alzato il prezzo del grano. Così i proprietari terrieri recintarono i loro appezzamenti e fertilizzarono il terreno per seminare frumento e tenere fuori persone e animali. Le rivoluzioni industriale e agricola portarono allora enormi cambiamenti nel modo di pensare.”

Ci fermiamo nei pressi, o vicino, o all’estremità dei viali di una incantevole casa dopo l’altra, immaginando gli amici e i conoscenti di Jane, i passaggi che le venivano offerti nelle carrozze dei più ricchi, i salotti ai quali faceva visita.

Sul campo deserto di Steventon c’è la chiesa di suo padre, con un vecchio tasso nel quale egli era solito nascondere la chiave. All’interno della chiesa ci sono un albero genealogico degli Austen e una collezione di oggetti racchiusi in una nicchia, tra i quali un paio di sovrascarpe, che venivano indossate dalle donne per camminare nel fango senza inzaccherarsi l’orlo del vestito. Per Jane non era niente camminare per due miglia per andare a prendersi la posta in quella che è oggi Wheatsheaf Inn, o, in direzione opposta, per prendere la carrozza verso Basingstoke.

Pian piano, l’autrice che fu conosciuta semplicemente come “una signora” fino a dopo la sua morte prematura, inizia a tornare in vita. Le piaceva fare spese. Frequentò una scuola con convitto. Aveva delle buone amiche. Mi sento consumare dall’invidia alla vista di quella gemma di mattoni rossi rivestita di glicine nel villaggio di Ashe che fu dimora della sua amica e mentore Madame Lefroy, zia di quell’impetuoso irlandese Tom, che fu il perduto amore di Jane.

Poche miglia oltre, nella chiesa di Wootton St. Lawrence, c’è un memoriale all’uomo più giovane e ricco che Jane arrivò quasi a sposare. Accettò la sua proposta, poi ritrattò nel corso della notte; se così non fosse stato, Orgoglio e pregiudizio sarebbe stata opera di Mrs Harris Bigg-Wither.

Terminiamo il giro guidando a est verso Chawton, dove Jane, sua madre, l’adorata sorella Cassandra e un’amica di famiglia vissero nel cottage di proprietà del fratello Edward, che fu erede di una ricca coppia senza figli, i coniugi Knights, e finì col possedere parecchie tenute.

Nella biblioteca di Chawton House, una bella proprietà elisabettiana che Edward occupò di rado, ma in cui due dei suoi fratelli, allora ammiragli, alloggiarono per certi periodi, ammiriamo opere di scrittrici inglesi degli ultimi 230 anni – Austen è la prima della lista – e poi andiamo alle tombe delle due Cassandra, ovvero la madre e la sorella di Jane, nel tranquillo cimitero.

Sono già stata al cottage di Chawton, ma amo vederlo come un poscritto adulto alla sua infanzia. È un luogo felice, un mondo interamente femminino, con il suo tavolino da scrittura in noce a dodici lati e la celebre porta cigolante – OK, adesso è sistemata – che la metteva in guardia da visitatori in avvicinamento.

Si vedono i suoi eleganti ricami, la sua stanza da letto, e la lettera a Cassandra in cui Jane parla dell’arrivo del “mio caro bambino”, la prima edizione di Orgoglio e pregiudizio spedita dai suoi editori londinesi. Possiamo immaginare l’ansiosa attesa della posta e il traffico tra cottage e grande casa, replicato nei suoi libri.

Pranzando al Greyfriar pub al di là della strada, tento di capire perché vedere i luoghi dove qualcuno è vissuto sia così avvincente. La mia mente è un gioioso miscuglio di frammenti presi dai libri, dalle biografie, dai film e dalla televisione: continuo a pensare a Kate Winslet quando sono nel cottage, per esempio, o è Elizabeth Bennet, o Jane, o entrambe, che si infangano la bordura dell’abito?

Mi dicono che dopo lo sceneggiato del 1995 i visitatori al museo sono raddoppiati, dunque non sono l’unica. Jane l’avrebbe trovato davvero divertente.

Qualche informazione finale per il vostro viaggio:

Phil Howe, citato in questo articolo, offre tour dello Hampshire ispirati a Jane Austen a 120£ al giorno per persona (website: http://www.hiddenbritaintours.co.uk/site/home.asp).

Il Jane Austen’s House Museum a Chawton (jane-austens-house-museum.org.uk) è aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 16.30 da marzo a gennaio e fino alle 17 in giugno, luglio e Agosto); controllare il sito per gli orari invernali. I costi d’ingresso sono 7.50£ per gli adulti, 6£ ridotto, 2.50£ per i bambini dai 6 ai 16 anni; ingresso gratuito sotto i 6 anni.

La Chawton House Library (chawtonhouse.org) apre su prenotazione, mentre i tour della casa e del giardino hanno luogo il martedì e il giovedì pomeriggio da marzo a dicembre, e il martedì in gennaio e febbraio. Costi: 6£ per gli adulti, 3£ per i bambini dai 5 ai 15 anni.

Per informazioni sui luoghi austeniani a Bath si può visitare il sito visitbath.co.uk/janeausten.

Noi di JASIT ci permettiamo di suggerire una visita al Jane Austen Centre (http://www.janeausten.org/jane-austen-center-bath.asp), in cui una brava guida racconta tanti aneddoti a proposito degli anni spesi da Jane in città e mostra interessanti memorabilia della sua vita e delle sue opere. Per concludere il vostro viaggio, non dimenticate inoltre una visita alla cattedrale di Winchester, fra le cui ombre Jane riposa.

 

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1 commento

  1. Spero tanto di poter rivivere questa estate le stesse emozioni descritte e avvalermi delle preziose indicazioni turistiche.

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