Traduciamo oggi un articolo pubblicato da Amy Elizabeth Smith, insegnante di scrittura creativa e professionale all’Università del Pacifico a Stockton, in California su The Popular Romance Project il 17 dicembre 2013.
Questo articolo parla del sito Jane Austen’s Fiction Manuscripts Digital Edition, su cui si possono consultare attraverso il web tutti i manoscritti della scrittrice giunti fino a noi. È un sito che tutti i Janeites e gli studiosi conoscono molto bene, ma Amy Elizabeth Smith spiega in modo così conciso ed esauriente tutto quello che il sito consente di fare con i manoscritti di Jane Austen, che abbiamo preferito tradurre il suo articolo, piuttosto che scriverne uno di nostro pugno.
1100 pagine di Piacere Austeniano
di Amy Elizabeth Smith
Vi siete mai chiesti cosa sia accaduto ai manoscritti dei romanzi di Jane Austen? La cattiva notizia: dei suoi sei romanzi canonici sopravvivono in forma di manoscritto soltanto due capitoli di Persuasione. La buona notizia: quei due capitoli si possono leggere online – con la grafia distintiva della Austen – sul sito Jane Austen’s Fiction Manuscripts Digital Edition. Una notizia ancora migliore? Il sito offre immagini fotografiche di alta qualità di ogni brano sopravvissuto degli scritti giovanili di Jane Austen – centinaia di pagine delle sue opere più audaci e divertenti – come anche l’intero manoscritto del suo eccentrico romanzo Lady Susan, frammenti di opere incomplete e altri documenti personali correlati alla scrittura.
Quando la sorella Cassandra morì nel 1845, i manoscritti sopravvissuti furono lasciati in eredità come ricordo ai vari membri della famiglia. Questi testi sono finalmente raccolti di nuovo in un unico posto grazie al progetto digitale sponsorizzato dall’Università di Oxford e dal King’s College di Londra, con il finanziamento del British Arts & Humanities Research Council.
Il giorno in cui ho scoperto questo sito, mio marito si è sentito obbligato a dare un’occhiata nel mio ufficio per comprendere come mai esclamassi: “Non ci credo!” e “È fantastico!”.
Torniamo seri. Qui c’è una breve lista di alcune delle funzioni che rendono questo sito così eccezionale:
1. Riferimenti. Ogni manoscritto digitale ha in link che fornisce i dettagli all’attuale dislocazione del testo fisico, la sua condizione, la storia della sua proprietà e altri fatti di rilievo. È interessante sapere quali membri della famiglia hanno ereditato le varie opere – il che ci ricorda piacevolmente che la Austen era l’adorata sorella o zia di qualcuno prima di diventare “la cara Jane di tutti”, scelta a rappresentare la banconota da 10 sterline.
2. Trascrizioni del testo. La scrittura della Austen è generalmente nitida, ma chi volesse ricontrollare, potrà vedere una trascrizione chiara e l’immagine dell manoscritto l’una accanto all’altro (oppure no, se preferite solo leggere direttamente dalle immagini).
3. Menu a tendina con numero di pagina. Non c’è bisogno di scorrere l’intero manoscritto, a meno che non sia ciò che amate fare, ma si può andare dritti ai brani preferiti.
4. Ricerca di parole. Quante volte la Austen utilizza il termine “romance” (romanticismo, amore romantico) in questi testi? O “pleasure” (piacere)? Non soltanto viene segnalato il numero di volte; la ricerca provvede a fornire anche il link alla pagina in cui si verifica, in modo da poter visualizzare l’intero contesto (a proposito, “romance” è ripetuto due volte e “pleasure” 94).
5. “Zoomate”. Con la funzione zoom si possono esaminare tutte le correzioni apportate in queste pagine. Le opere di Jane Austen non venivano fuori nella loro forma definitiva. Lei ponderava e manipolava, ed è affascinante a vedersi. Ci fa chiedere se Emma possa essere stata “attraente, brillante e benestante” prima di diventare “bella, intelligente e ricca.”
E, naturalmente, ci sono i testi stessi. Questa splendida edizione digitale ricopre ogni fase della scrittura della Austen – dai primi Juvenilia ai capitoli cancellati di Persuasione, considerati da molti la sua opera più raffinata, fino a Sanditon, il romanzo che stava scrivendo finché la malattia non le consentì più di tenere in mano la penna. Avere un accesso alle sue opere scritte con la stessa mano che tenne quella penna è come riscoprire di nuovo Jane Austen. Un vero piacere!
Amy Elizabeth Smith, originaria della Pennsylvania, insegna scrittura creativa e professionale all’Università del Pacifico a Stockton, in California. Il suo recente diario di viaggio, All Roads Lead to Austen: A Yearlong Journey with Jane (Tutte le strade portano a Austen: un viaggio lungo un anno con Jane), fa il resoconto di un anno trascorso a viaggiare attraverso sei paesi dell’America Latina, imparando lo Spagnolo e organizzando gruppi di lettura su Jane Austen (e trovando anche l’amore lungo il percorso). Sito Autrice
1 commento
Grazie Gabriella,
vado subito sul sito a curiosare….
Anna